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Terremoto in Abruzzo

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Messaggio Da NiMo Mar Apr 07, 2009 1:44 pm

Terremoto Abruzzo,
chiamiamo il 48580

Terremoto in Abruzzo C_3_me10
Ieri notte una scossa di 5.8 gradi Richter ha sconvolto il centro Italia. Oltre 170 morti, 1500 feriti e migliaia gli sfollati. La protezione civile ha reso noto il numero di sms al quale inviare i primi aiuti. - Un terremoto di 5,8 gradi della scala Richter è avvenuto alle 3,32 con epicentro in Abruzzo, a circa 10 km dall'Aquila. La scossa è stata nettamente avvertita in tutto il centro Italia. Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, ha dichiarato che un sisma di questo tipo è considerato «moderato, con un'intensità 30 volte inferiore a quella che nel 1980 devastò l'Irpinia». Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha rinunciato al viaggio in Russia per volare subito nella zona della tragedia.

LUTTO AL BRACCIO - In segno di lutto per le vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo su tutti i campi delle gare del prossimo turno di Serie A e B e del campionato Primavera sarà osservato un minuto di silenzio ed i calciatori scenderanno in campo con il lutto al braccio. Lo ha deciso la Lega Calcio.

BILANCIO - È di 179 morti, di cui 40 ancora da identificare, il nuovo bilancio delle vittime del terremoto che ieri ha colpito la provincia dell'Aquila. Lo ha reso noto il Centro di coordinamento dei soccorsi all'Aquila. Al momento risultano anche 34 dispersi, numero provvisorio sottolineano i soccorritori, e circa 1.500 feriti.

SOLIDARIETÀ - Gli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno attivato la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo gravemente colpita dal terremoto. Ogni Sms inviato contribuirà con 1 euro, che sarà interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l'assistenza. Il sistema sarà operativo dalle ore 23 di stasera. Dalle ore 9 di domani, sarà possibile donare 2 euro attraverso chiamata da rete fissa di Telecom Italia, utilizzando lo stesso numero: 48580. Il Dipartimento della Protezione Civile fornirà tutte le indicazioni sull'utilizzo dei fondi raccolti. PARTECIPIAMO NUMEROSI.
DISPERSO GIOCATORE RUGBY - Tra i numerosi dispersi all'Aquila c'è anche Lorenzo Sebastiani, pilone cresciuto nell'Aquila Rugby e in forza all'Accademia Federale di stanza a Pisa. Sebastiani è cresciuto nelle giovanili della società neroverde e ha partecipato due anni fa ai mondiali Under 19. Secondo indiscrezioni la casa dove abita è crollata.

FIGC SOSPENDE TORNEO DELLE REGIONI - Il presidente della federcalcio, Giancarlo Abete, in conseguenza del terremoto ha deciso di sospendere il Torneo giovanile delle Regioni, in programma in questi giorni in Abruzzo. Il programma di oggi della manifestazione prevedeva la prima partita alle 10.30 a Pescara. Il presidente della Lega dilettanti Carlo Tavecchio ha annunciato che per il prossimo fine settimana è stato sospeso in Abruzzo il campionato dilettanti. Tavecchio ha anche confermato che è stato deciso di sospendere il Torneo delle Regioni, in programma in questi giorni in Abruzzo e che riguarda anche calcio femminile e calcio a cinque.

PETRUCCI: «VICINI ALLE FAMIGLIE» - «La parte importante, vista la drammatica situazione, è stare vicino alle famiglie. La parte sportiva viene dopo». Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, si dice vicino ai familiari delle vittime del terremoto che nella notte ha colpito l'Abruzzo: «Tavecchio ha fermato il Torneo delle Regioni. Il Coni è presente. Accertiamo i danni e non vogliamo fare dichiarazioni sull'onda emotiva».

PESCANTE: «OFFRIREMO STRUTTURE ALL'APERTO» - Lo sport tende una mano a L'Aquila. I Giochi del Mediterraneo in programma a Pescara sono pronti a mettere a disposizione strutture e impianti per far fronte all'emergenza terremoto. «Se verranno chieste, potranno essere messe a disposizione strutture all'aperto, che possano servire per far atterrare gli elicotteri, per parcheggi. A Teramo, a Chieti, ovunque, perchè all'Aquila si sta vivendo una tragedia immane». Lo ha detto Mario Pescante, abruzzese di Avezzano, già deputato di Forza Italia e ora commissario straordinario dei Giochi.

MILAN E INTER SI MOBILITANO - Anche l'Inter e il Milan esprimono vicinanza e solidarietà alle popolazioni dell'Abruzzo gravemente colpite dal terribile sisma della notte scorsa. Le due società milanesi si sono mobilitate per offrire aiuti concreti: l'Inter ha messo a disposizione di tutti i tifosi della zona colpita dal sisma il Centro di coordinamento Inter club al fine di «organizzare in loco eventuali azioni di volontariato». Il Milan invece, attraverso le parole del dirigente brasiliano Leonardo, ha annunciato che «parte del ricavato del Milan Golf Tour verrà devoluto alla popolazione dell'Abruzzo».

RUGBISTI L'AQUILA AIUTANO IN EVACUAZIONE OSPEDALE - L'Aquila Rugby, grande decaduta della palla ovale italiana che attualmente gioca in A/2, è in prima fila con i suoi giocatori, fin dalla scorsa notte, per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. «Ci siamo attivati tutti, e ci hanno utilizzato per evacuare l'ospedale», racconta il direttore tecnico Massimo Mascioletti, gloria del rugby abruzzese e ct dell'Italia ai Mondiali del 1999. «È un vero caos - racconta al telefono Mascioletti con tono commosso -, ma facciamo tutto ciò che è possibile. Durante l'evacuazione il nostro estremo Dario Pallotta (colosso di 1.86 per 96 chili ed azzurro nel rugby a sette n.d.r.) si è caricato sulle spalle una donna anziana con tutta la bombola dell'ossigeno che le serviva per respirare. È una tragedia...».

FIORENTINA PRONTA AD AIUTARE POPOLAZIONE - La Fiorentina è pronta a intervenire per aiutare la popolazione abruzzese colpita dal terremoto: il club viola, attraverso un comunicato ufficiale, fa sapere di essere «sinceramente vicina alla gente coinvolta dal drammatico evento e ai propri tifosi che vivono e risiedono nella zona, in particolare al Viola Club L'Aquila, i cui soci sappiamo essere in grave difficoltà. La Fiorentina - prosegue la nota - sarà a disposizione per qualsiasi azione di sostegno e solidarietà».

LIPPI: «SONO SOLIDALE» - «Sono molto vicino a tutte le persone che hanno subito questa tragedia in Abruzzo». Lo ha detto il ct della nazionale italiana di calcio Marcello Lippi, a margine dell'assemblea dei Giovani imprenditori di Confindustria Ancona in corso a Numana. Lippi ha seguito gli sviluppi del terremoto dell'Aquila mentre era in viaggio verso le Marche. «Ho sentito che in particolare L'Aquila - ha aggiunto - è stata colpita. Il centro storico distrutto, i palazzi crollati, è veramente una tragedia. Posso solo dire che sono molto vicino a tutte le persone che l'hanno subita».

SI FERMA IL CALCIO A 5 - La 24ª giornata del campionato di serie A di calcio a cinque, in programma domani, non si giocherà in segno «di solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto e per esprimere il più profondo cordoglio per le vittime». Lo rende noto con un comunicato la Divisione Calcio a cinque della Federcalcio. Una delle partite, Pescara-Luparense, avrebbe dovuto svolgersi in Abruzzo. Sospese anche le gare di ritorno dei play off del campionato nazionale Under 21 in programma proprio in Abruzzo mercoledì prossimo, 8 aprile, ovvero Pescara-Chieti, Raiano-Acqua&sapone Marina e Città di Montesilvano-Loreto Aprutino.

LA FIR APRE UNA SOTTOSCRIZIONE - La Federazione Italiana Rugby ha aperto un conto corrente per sottoscrivere donazioni in favore dei colpiti dal terremoto in Abruzzo. Inoltre l'attività agonistica del rugby in tutto l'Abruzzo è stata sospesa fino al 15 aprile. Il presidente federale, Giancarlo Dondi, ha invitato tesserati e appassionati a fare donazioni. Chiunque desiderasse aderire, ha fatto sapere la federazione, può effettuare un bonifico bancario a queste coordinate, specificando nella causale "Sottoscrizione Fir pro Abruzzo": Banca Nazionale del Lavoro Agenzia CONI di Roma C/C 8730 ABI 01005 CAB 03309 CIN V IBAN IT41V0100503309000000008730. «Un mio caro amico ha perso la casa - dice il presidente Fir Dondi - e so che lo stesso è successo a molti giocatori dell'Aquila. Mi fa particolarmente piacere che i ragazzi del rugby si siano immediatamente attivati per portare soccorso: significa nel nostro mondo continuano a esistere certi valori. Ora ci muoveremo, spero insieme al Coni, per dare un contributo. In Abruzzo ogni attività agonistica è sospesa, ma ciò che conta è dare subito un segnale e fare atti di solidarietà. Quindi daremo un contributo, e poi valuteremo cosa altro fare». Dondi non esclude neppure che parte dell'incasso di uno dei test-match che gli azzurri giocheranno a novembre - contro Nuova Zelanda, Sudafrica e Samoa - venga devoluto alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo.

FIGC, INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ - Il Torneo delle Regioni e i Dilettanti in Abruzzo, non i campionati professionistici: per le serie superiori la Federcalcio sta pensando a "iniziative di solidarietà". Lo ha detto a Milano il presidente della Figc Giancarlo Abete. «Questa è una tragedia che colpisce tutto il paese - ha detto Abete - Il calcio è un mondo popolare che deve inchinarsi in segno di rispetto. Ci uniamo al dolore, cercheremo di individuare situazioni più opportune per rispettare questa tragedia». «Siamo uniti nel dolore - ha detto il n.1 della Lega Calcio Antonio Matarrese - ma non possiamo fermarci». Intanto la Lega Nazionale Dilettanti si è già mossa con uno stanziamento di 200 mila euro. La Lnd è stata fra l’altro direttamente toccata dalla tragedia, perché la sede dell’Aquila è stata completamente devastata. È stata inoltre aperta un’unità di crisi che darà assistenza a tutte le società dilettantistiche dell’Abruzzo.

PRO PATRIA-CESENA CON IL LUTTO - Cesena e Pro Patria in campo con il lutto al braccio. Prima del posticipo della 28ª giornata del girone A della Prima divisione di Lega Pro, stasera alle 20.45, ci sarà anche un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo.

BASKET, RINVIATA FINAL FOUR C. ITALIA FEMMINILE - Rinviata a fine maggio la Final Four di Coppa Italia della serie A2 femminile di basket, in programma a Chieti. La Lega ha preso questa decisione a seguito del terremoto che questa notte ha colpito gravemente L'Aquila e l'Abruzzo. La finale a quattro si sarebbe dovuta svolgere mercoledì e giovedì, ma è stata rimandata a sabato 30 e domenica 31 maggio, sempre a Chieti.
IL SOSTEGNO DELL’UISP - Anche l'Uisp si schiera al fianco delle popolazioni colpite dal terremoto e si mette a disposizione della Protezione civile, dichiarando la propria disponibilità a contribuire da subito in tutte le forme che saranno ritenute necessarie. L'Uisp fa appello agli sportivi e alle proprie articolazioni territoriali in tutta Italia per contribuire concretamente alle iniziative di volontariato, di soccorso e di assistenza che vengono attivate in queste ore.
L'AQUILA; DISPERSO GIOCATORE L'AQUILA RUGBY - Tra i numerosi dispersi all'Aquila c'è anche Lorenzo Sebastiani, pilone cresciuto nell'Aquila Rugby e in forza all'Accademia Federale di stanza a Pisa. Sebastiani è cresciuto nelle giovanili della società neroverde e ha partecipato due anni fa ai mondiali Under 19. Secondo indiscrezioni la casa dove abita è crollata. «Su Lorenzo Sebastiani non ho notizie certe. Non si trova da nessuna parte e dieci minuti fa non c'era fra gli sfollati che sono arrivati qui». Dall'ospedale di L'Aquila, dove si trova ancora per partecipare alle operazioni di soccorso dei terremotati, il tecnico dell'Aquila Rugby Massimo Mascioletti conferma che il suo giocatore, un pilone che ha fatto tutta la trafila nella nazionali giovanili italiane, risulta tuttora disperso. «La sua casa è crollata - continua Mascioletti - ma potrebbe essersi salvato. Qui è un caos, e altri di noi sono dislocati in zone diverse. Magari loro riescono a trovarlo».
ZAURI PROPONE COLLETTA CALCIATORI - Una colletta tra i calciatori per raccogliere fondi da devolvere ai terremotati dell'Abruzzo: la proposta è di Luciano Zauri, difensore della Fiorentina nativo di Pescina, in provincia dell'Aquila. «In occasioni di eventi drammatici come questi è giusto che lo sport e il mondo del calcio si mobilitino in modo unito e concreto - ha dichiarato Zauri -. Ho saputo che la Fiorentina e altri club si sono già mossi, è giusto cercare di fare qualcosa per aiutare chi ha perso tutto. Personalmente sono pronto, io sono nato da quelle parti, una parte della famiglia vive a Bergamo, ma in Abruzzo ho ancora tanti parenti e amici e non nascondo che sono molto preoccupato». Sono state ore particolarmente difficili per il difensore viola: «Appena ho saputo mi sono attaccato al telefono per parlare con i miei zii. Mi hanno raccontato che a Pescina, che dista 50-60 chilometri dall'epicentro del terremoto, la scossa è stata più leggera ma la paura è stata comunque tanta. Familiari e amici mi hanno detto di essere stati letteralmente buttati giù dal letto». «Sono stato preoccupato soprattutto per uno zio che abita a Paganica e la prima telefonata - ha specificato Zauri - è stata per lui: per fortuna è rimasto a dormire a Pescina con tutta la famiglia, così si è salvato dal disastro».
SCOSSE DI ASSESTAMENTO - La violenta scossa di terremoto avvertita dalla popolazione in Abruzzo si è verificata alle 11,27 con magnitudo 4.3. L'epicentro è stato rilevato tra l'Aquila, Collimento e Villa Grande. La scossa è stata avvertita anche a Roma. Prima di quella avvertita alle 11,27 la Protezione civile ha registrato un'altra scossa, alle 11,24, di minore entità, magnitudo 3,6. Anche per questa l'epicentro è stato tra l'Aquila, Collimento e Villa Grande.
INCASSO NAPOLI - Il Napoli ha deciso di devolvere l'intero incasso della partita con l'Atalanta di sabato prossimo alle famiglie colpite dal terremoto in Abruzzo. «Il presidente Aurelio De Laurentiis, profondamente colpito da questa immane tragedia, ha deciso come atto di solidarietà - si legge nella nota diffusa dalla società azzurra - di destinare l'incasso della partita Napoli-Atalanta alle famiglie vittime del terremoto in Abruzzo».

Da "Tuttosport cronaca"


Ultima modifica di NiMo il Mar Apr 07, 2009 10:00 pm - modificato 2 volte.
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Messaggio Da NiMo Mar Apr 07, 2009 2:03 pm

Gli scienziati:
Nessuno è in grado di prevedere i terremoti
di Emanuele Perugini
ROMA (7 aprile) - «A me non risulta nessun tipo di previsione di un terremoto. E a quelle apparse sulla stampa locale non so che valore dare. Piuttosto credo che dovremmo tutti interrogarci sul perché per l’ennesima volta a crollare sono stati gli edifici di cemento armato quelli cioè che sarebbero dovuti essere stati costruiti con regole antisismiche».

Enzo Boschi, direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, taglia corto sulle polemiche sollevate da Giampaolo Giuliani, un tecnico che lavora presso i laboratori del Gran Sasso e che nei giorni scorsi era salito agli onori delle cronache per avere indotto diversi abitanti di Sulmona a scendere in strada perché aveva annunciato l’arrivo di un terremoto. «Nessuno è in grado di prevedere i terremoti. Per difenderci abbiamo una sola arma: costruire a regola d’arte case e infrastrutture».
La questione aveva sollevato non solo le ire del sindaco della cittadina abruzzese, Fabio Federico, ma anche del capo della protezione civile Guido Bertolaso, che non ha esitato a scagliarsi contro «quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false».

Ora dopo il sisma che la notte scorsa ha devastato buona parte della provincia dell’Aquila, Giuliani – a cui è arrivato un avviso di garanzia per procurato allarme – è tornato alla carica chiedendo le scuse di chi lo aveva accusato. Eppure proprio il caso del terremoto de L’Aquila, dimostra che non è possibile prevedere con precisione l’arrivo di una scossa devastante.

Giuliani aveva previsto infatti un forte evento a Sulmona – decine di chilometri più a Sud de L’Aquila – 5 giorni fa. La scossa non c’è stata. Ma il terremoto si è verificato più a Nord e con diversi giorni di ritardo. La previsione era sbagliata.

«Il fatto è che fino ad oggi nessuno è mai riuscito a prevedere l’arrivo di un terremoto. Anche se i sismologi di tutto il mondo da anni stanno cercando di risolvere questo problema, senza però arrivare a soluzioni accettabili», spiega Alberto Marcellini, sismologo dell’Istituto per la dinamica dei processi ambientali (Idpa) del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

«Quello che attualmente sappiamo fare – dice Marcellini – è prevedere che in una certa zona si verificherà un terremoto di una certa intensità. Ma certo non sappiamo dire con esattezza dove e quando questo può avvenire. Fino ad oggi tutti i metodi messi a punto per arrivare a prevedere l’arrivo di un terremoto sono stati smentiti dalla pratica».

Esistono però dei segnali che possono essere usati per capire se ci si avvicina ad un evento critico o no. Sono i precursori, dei veri e propri campanelli di allarme che i sismologi tengono sott’occhio per cercare di capire cosa sta per accadere all’interno della Crosta terrestre.

«La misurazione del radon è certo uno di questi fenomeni, ma da solo non basta per capire dove avverrà la scossa e quando ci sarà il terremoto. E nemmeno quanto sarà forte. Il fatto è che nessun terremoto è uguale all’altro e tutti i segnali che abbiamo raccolto prima di un evento sismico è detto che poi si verifichino anche nel caso di altri terremoti», conclude Marcellini.

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Messaggio Da NiMo Ven Apr 24, 2009 8:45 am



Università, internet e computer gratis per gli studenti dell’Aquila
di Marcin Szyszko

Terremoto in Abruzzo Uni10
All’Aquila ben presto saranno disponibili computer e connessioni ad internet gratis per gli studenti per gli universitari e per i frequentanti dell’ultimo anno del liceo. A segnalarlo è Renato Brunetta, Ministro della Funzione Pubblica, in una recente intervista fattagli da Tgcom. Nel piano di ricostruzione non ci sono solamente gli edifici pubblici e privati distrutti ma anche le reti di connessione alla rete. Una iniziativa che sicuramente farà piacere ai ragazzi del capoluogo.

Giovedì al consiglio dei ministri in programma a L’Aquila renderemo operativa quest’iniziativa in collaborazione con Vodafone e Intel. L’obiettivo è quello di dare agli studenti la possibilità di rimettersi subito al passo con i loro studi.

Studenti meritevoli come quelli che qualche giorno fa si sono laureati in fisioterapia nelle tende adibite ai colloqui-esami. La connessione ad internet è uno strumento oramai indispensabile per lo studio e non deve mancare all’Aquila. A regalare i computer ed a fornire il servizio internet sarà Vodafone italia, sotto accordo con il Ministero. In concomitanza a questi atti benevoli si aggrega anche il Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, la quale presenterà alla riunione del Consiglio del Ministri di domani il provvedimento per sollevare gli studenti dal costo delle tasse universitarie per il prossimo anno accademico. Il totale delle spese verrà affrontato dal Ministero stesso ed i ragazzi non dovranno sborsare alcun soldo per pagare le proprie rette.

Oltre a questo progetto altri sono i propositi del Ministro:
1. Riorganizzazione burocratica degli sportelli della Pubblica Amministrazione che non sono stati distrutti: in questo modo i cittadini potranno svolgere quelle normali pratiche di sempre.
2. Posizionamento di totem informatici che terranno conto del gradimento della popolazione dei servizi disponibili attualmente (in base alle loro aspettative).
Senza tasse da pagare, con internet gratis ed un computer nuovo, all’Aquila giunge un aiuto che sicuramente allevierà le spese di molti.

Speriamo solo che il tutto sia concreto.

[da Risparmio News]
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Messaggio Da Pink Dom Apr 26, 2009 3:39 pm

grazie NiMo Wink
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Messaggio Da NiMo Gio Mag 07, 2009 9:24 am

A un mese dal terremoto in Abruzzo “Gli Angeli” dell’Anpas

Terremoto in Abruzzo Abruzz10
Alle ore 3.32 del 6 aprile la prima violenta scossa. Un primo movimento sussultorio ha gravemente danneggiato i primi piani delle case; poi un lungo movimento ondulatorio ha portato al crollo dei soffitti e degli ultimi piani. Con 298 morti è la più grande tragedia dopo l’Irpinia del 1980. La piccola frazione di Onna è stata quasi completamente rasa al suolo e sono sopravvissuti 40 dei 300 abitanti. 80.000 persone all’Aquila sono state costrette ad abbandonare la città. Per comprendere come si vive trenta giorni dopo il terremoto abbiamo intervistato il regista torinese Gianni del Corral, presidente dell’Associazione Baby Xitter, che ha diretto il documentario “Angeli” prodotto da L’Emotion Film in collaborazione con ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze).

Gianni Del Corral, di cosa tratta il documentario “Angeli”?
Racconto in prima persona la mia esperienza in Abruzzo. Sono partito dal centro operativo piemontese della Anpas, che si trova a Grugliasco, con una colonna di 18 volontari e sei mezzi. Siamo arrivati in Abruzzo sabato 18, dodici giorni dopo il terremoto. Per tutto il tempo mi sono dedicato a girare il documentario nelle zone colpite dal terremoto (di cui trasmettiamo il trailer).


Quale è stata la tua prima impressione quando sei arrivato nei paesi terremotati?
L’ambiente è apocalittico, con paesi fantasma completamente distrutti ed enormi campi di tende blu. Tutto intorno c’è un grande dispiegamento di forze di polizia, carabinieri e vigili del fuoco. Gli spostamenti, poi, sono molto complessi e per accedere ad Onna non mi è stato sufficiente avere l’autorizzazione, ma ho dovuto essere accompagnato dai Vigili del Fuoco.


Quante tendopoli hai visitato?
Su sessanta campi ne ho visitati cinque: Pizzoli, Barisciano, Piazza d’Armi, Acquasanta e San Salvatore. Quest’ultimo è davvero impressionante, perché è un grosso ospedale allestito in tendoni; persino il triage del Pronto Soccorso, dove si stabilisce l’urgenza, viene fatto all’interno di una tenda. I malati più gravi, tuttavia, sono stati trasportati da subito in altri ospedali abruzzesi e laziali.


Quale testimonianza hai raccolto all’interno del campo di San Salvatore?
Ho intervistato una psicologa che lavora col marito chirurgo all’interno dell’ospedale. Quando c’è stata la prima scossa sono corsi subito in ospedale e lì c’era già l’intera squadra di rugby dell’Aquila, che è intervenuta subito per far uscire i malati da quell’inferno. La struttura pubblica dell’ospedale è completamente crollata, benché fosse stata realizzata solo quindici anni fa.

L’immagine simbolo di questo terremoto è la casa dello studente dell’Aquila: una struttura completamente distrutta, circondata da case illese…
Al centro storico aquilano devastato dal sisma i palazzi crollati hanno tutti gli stessi problemi di costruzione: presenza di sabbia di mare e colonne di cemento armato con evidenti crepe nella struttura portante, perché non sono state realizzate in un’unica gettata. Così i palazzi dell’Aquila si sono come accasciati, come se di colpo fossero venute a mancare le gambe.


Quale intervista è per te particolarmente significativa?
Quella con Carmine Lizza, un responsabile dell’Anpas che di professione fa il geologo. In una lunga intervista mi ha raccontato come ci siano problemi dovuti alla cattiva costruzione delle case e alla qualità del cemento armato. Il collasso attorno a finestre e balconi è assolutamente normale in caso di terremoto, ma è anomalo che crollino intere strutture, come se fossero appoggiate a terra.


Quale è il primo campo che hai visitato?
Quello di Acquasanta, diretto dall’Anpas. Era un campo da rugby ed è stato necessario coprire la terra con la ghiaia per limitare i danni causati dalle piogge primaverili. Dalle prime tende per le docce ed i bagni sono arrivate strutture molto più attrezzate e adeguate; poi sono state allestite due tende grandissime per il refettorio.


Quante persone vivono all’interno della tendopoli?
I volontari preparano 3.000 pasti al giorno nel campo di Acquasanta e 7.000 in quello di piazza d’Armi. Il pasto comprende primo, secondo, contorno, quattro tipi di frutta, acqua gasata e naturale, vino bianco e rosso, pane a volontà; anche la colazione è altrettanto ricca e varia. Prima mangiano gli ospiti del campo, poi i volontari alle due del pomeriggio e alle dieci di sera.


Come è la vita all’interno di una città di brande e tela?
Un’esperienza unica, se non fosse altro perché in ogni tenda vivono in media da due a tre famiglie. Dentro ogni tenda vi sono brande con le coperte e finestre per i ricambi d’aria. All’interno di larghi tubi con paletti in alluminio sono inseriti i cavi elettrici. All’inizio solo le tende che accoglievano le famiglie erano riscaldate con le stufe, poi l’ENEL ha aumentato la potenza elettrica.


Quali sono i problemi all’interno dei campi che dovranno essere affrontati nei prossimi mesi?
A fine maggio rientrano tutti coloro che sono stati accolti negli alberghi della costa, perché inizia la stagione estiva. Inoltre occorre sostituire le tende con case prefabbricate, perché in Abruzzo fa caldo d’estate, freddo in inverno, e sarebbe davvero molto duro restare nelle tendopoli. Occorre superare l’emergenza e ragionare sulla ricostruzione, aiutando le persone a superare le paure.


Quale è in questo momento la paura maggiore?
A un mese dal terremoto sono pochissime le persone che riescono a ragionare rispetto ad un possibile rientro a casa. Molte case sono state dichiarate agibili, ma questo non vuol dire abitabili, e la gente ha paura di rientrare nelle proprie abitazioni, perché la terra continua a tremare. Le scosse di assestamento fanno salire la tensione e le reazioni delle persone sono spesso imprevedibili.


Puoi farci un esempio?
Nei primi giorni le docce del campo di Acquasanta sono state allestite all’interno delle tende, mentre ora sono state ripristinate quelle del campo da rugby. Io tutti i giorni ho utilizzato le docce in muratura, ma quando le ho consigliate alla popolazione del campo mi sono sentito rispondere: preferiamo le altre docce, così se arriva una scossa forte non rimaniamo sotto le macerie.


Come è la vita all’interno di una tendopoli?
C’è un’organizzazione perfetta, con le tende segreteria dove si trovano i volontari che accolgono le persone e si occupano di tutte le necessità delle persone che vivono nella tendopoli. Il capo campo fa tre incontri al giorno con i responsabili dei diversi settori, per conoscere in tempo reale quali sono i problemi, cercare di risolverli ed organizzare le attività per il giorno successivo.


Come è organizzata la macchina del volontariato?
Nei campi dell’Anpas tutto è ben organizzato. I volontari entrano nel campo il sabato ed escono una settimana dopo. I primi giorni dopo il terremoto i volontari uscivano la sera con la macchina fotografica, così sono state introdotte regole rigide; per questo i volontari non possono uscire dal campo per tutta la settimana, mentre io sono stato autorizzato a girare tra le diverse tendopoli.


C’è bisogno di trovare nuovi volontari per i mesi estivi?
Assolutamente no. I campi sono sessanta e in tutti il personale è più che sufficiente. Al contrario si sta cercando di ridurre il numero dei volontari perché si stanno inserendo persone del luogo nelle cucine e nelle segreterie, al fine di garantire una sempre maggiore autonomia; la Protezione Civile si limita così al semplice ruolo di supervisore.


All’interno delle tendopoli che hai visitato ci sono ragazzi disabili?
Al campo di Acquasanta nella struttura protetta dell’infanzia c’è solo un ragazzino che presenta problemi intellettivi. Invece nella tendopoli di Barisciano, gestita dall’Anpas della Regione Piemonte, ci sono ben sette ragazzini con disabilità, seguiti dalle due volontarie di Baby Xitter, la prima associazione nata in Italia che offre baby sitter a domicilio per bambini disabili.


Chi sono e cosa fanno le volontarie Baby Xitter?
Le nostre ragazze sono psicologhe che fanno volontariato all’interno delle strutture protette per l’infanzia nei campi di Acquasanta e di Barisciano, con un occhio di riguardo per i bambini disabili. Le prime due volontarie sono partite con me il 18 aprile e sono rientrate il sabato successivo, passando il testimone ad altre volontarie; da allora abbiamo i turni coperti fino a fine giugno.


Come sono le strutture protette per l’infanzia di Acquasanta e di Barisciano?
Sono tende dedicate ed attrezzate dove vengono svolte attività ludiche e ricreative per i bambini. Ad Acquasanta c’è anche una tenda pediatrica, una per gli psicologi e la postazione di “Save the Children”. A Barisciano, invece, la struttura protetta è decisamente più piccola, ma vi partecipano il doppio dei bambini e ogni giorno arriva un pulmino che porta trenta bambini dai paesi vicini.


Come viene garantita la continuità didattica per i bambini sfollati?
Ad Acquasanta Idea Solidale ha messo a disposizione un doppio grande tendone che è diventato la scuola della tendopoli. La scorsa settimana le insegnanti all’interno della struttura protetta hanno cominciato a prendere contatti con i bambini. Da questa settimana, inoltre, sono iniziate le attività curriculari per le materne, le scuole elementari e le medie.


Qualche altra associazione collabora con voi all’interno delle tendopoli?
Un grosso aiuto è garantito dall’associazione “Psicologi per i popoli”. Si tratta di volontari esperti in psicologia della catastrofe che stanno offrendo conforto ed assistenza nei confronti di chi ha perduto i propri cari o ha subito gravi danni a causa del sisma. Le ferite nella mente e nell’animo degli abitanti si vedono più chiaramente ad un mese di distanza e sono spesso laceranti e profonde.


Nel viaggio incontri molta gente del luogo. Quale testimonianza ti ha maggiormente colpito?
Ad Onna ho intervistato l’eroe del paese, un ragazzo che insieme ad un suo amico ha estratto dalle macerie a mani nude ben sedici persone, utilizzando le porte delle case come barelle. Un’altra testimonianza toccante è quella del caposquadra dei vigili di Roma che quando è arrivato ad Onna si è reso conto di come il lavoro più grande fosse già stato fatto dalla popolazione abruzzese.


Come termina il tuo documentario dedicato all’Abruzzo?
Faccio rivedere le immagini delle persone che ho incontrato, poi chiudo gli occhi e per un attimo mi sento anch’io volontario; quell’attimo mi fa tornare a casa più ricco e forte di prima. Incontrare così tanta gente che si mette a disposizione degli altri è davvero entusiasmante. Alla fine concludo con la testimonianza di un intervistato che ringrazia i volontari ed afferma: “Avete realizzato qualcosa di eccezionale e l’unica cosa che manca è un monumento al centro della piazza, dedicato a voi.”


Per InformadisAbile GIANNI LIPRANDI
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