CB2, il bimbo robot
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CB2, il bimbo robot
"CB2, l'incredibile bimbo robot"
Non so a voi, ma a me queste immagini hanno dato qualche brivido: provate a guardare negli occhi CB2 (Child-robot with Biomimetic Body).
E' uno dei robots più sofisticati mai costruiti: sotto la sua pelle di silicone ci sono circa 200 sensori di pressione che, uniti a un complesso software, sono in grado di fare associare all'androide il tocco fisico con la 'sensazione', come per un vero bambino.
Con l'aiuto di una mamma umana, CB2 ha imparato a modo suo a camminare, sfruttando 51 muscoli pneumatici. L'idea di base era quella di creare un robot che mimava le abilità di apprendimento fisiche e mentali proprie di un bambino di due anni.
Il progetto però sta diventando più importante via via, e gli obiettivi sono la cosa che mi atterrisce di più: "Nei prossimi decenni Minoru Asada si auspica la realizzazione di una sorta di 'specie robot' dotata di una sua personale capacità di apprendimento simile a quella degli altri primati".
Potremmo insegnar loro a giocare a calcio, visto che uno degli obiettivi non dichiarati della robotica è costituire un team di androidi in grado di gareggiare con i campioni del mondo in carne ed ossa entro il 2050 (a questo punto potrebbe anche essere prima).
E' uno dei robots più sofisticati mai costruiti: sotto la sua pelle di silicone ci sono circa 200 sensori di pressione che, uniti a un complesso software, sono in grado di fare associare all'androide il tocco fisico con la 'sensazione', come per un vero bambino.
Con l'aiuto di una mamma umana, CB2 ha imparato a modo suo a camminare, sfruttando 51 muscoli pneumatici. L'idea di base era quella di creare un robot che mimava le abilità di apprendimento fisiche e mentali proprie di un bambino di due anni.
Il progetto però sta diventando più importante via via, e gli obiettivi sono la cosa che mi atterrisce di più: "Nei prossimi decenni Minoru Asada si auspica la realizzazione di una sorta di 'specie robot' dotata di una sua personale capacità di apprendimento simile a quella degli altri primati".
Potremmo insegnar loro a giocare a calcio, visto che uno degli obiettivi non dichiarati della robotica è costituire un team di androidi in grado di gareggiare con i campioni del mondo in carne ed ossa entro il 2050 (a questo punto potrebbe anche essere prima).
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Se le immagini in voi provocano una reazione non solo entusiasta ma un pò disturbata, proverò a farvi comprendere meglio come i robots siano percepiti in Giappone:
Yuko Yokota, manager della Kokoro (azienda del gruppo Sanrio), dichiara che "in qualche modo i robots hanno un cuore. Quando realizziamo un robot, c'è un istante in cui ci sembra di percepire una luce nei suoi occhi: è in quel momento che sentiamo di aver fatto un buon lavoro".
L'opinione pubblica giapponese è più aperta all'avvento dei robots di quanto non lo siamo noi in occidente, dove in molti temono questa deriva, magistralmente raccontata da films come Bladerunner.
La cultura nipponica è alimentata da Manga e cartoni animati che hanno contribuito a produrre una percezione diversa nella gente, che vede in modo amichevole gli androidi.Il credo animista dei popoli del Sol Levante ha fatto in modo che i questi considerino i robots dotati di una loro anima, così come gli oggetti.
E noi quanto ci metteremo a considerare amichevole una luce così fredda? E quanto ci metterò io a farmi passare questa strana sensazione nel vedere come si muove questa "creatura"?
Yuko Yokota, manager della Kokoro (azienda del gruppo Sanrio), dichiara che "in qualche modo i robots hanno un cuore. Quando realizziamo un robot, c'è un istante in cui ci sembra di percepire una luce nei suoi occhi: è in quel momento che sentiamo di aver fatto un buon lavoro".
L'opinione pubblica giapponese è più aperta all'avvento dei robots di quanto non lo siamo noi in occidente, dove in molti temono questa deriva, magistralmente raccontata da films come Bladerunner.
La cultura nipponica è alimentata da Manga e cartoni animati che hanno contribuito a produrre una percezione diversa nella gente, che vede in modo amichevole gli androidi.Il credo animista dei popoli del Sol Levante ha fatto in modo che i questi considerino i robots dotati di una loro anima, così come gli oggetti.
E noi quanto ci metteremo a considerare amichevole una luce così fredda? E quanto ci metterò io a farmi passare questa strana sensazione nel vedere come si muove questa "creatura"?
NiMo- MODERATORE
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