Come saranno i sentimenti 2.0?
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Come saranno i sentimenti 2.0?
Come saranno i sentimenti 2.0?
Intervista a Girolamo Grammatico, autore di 'Poesie senza Adsl'
Pubblicato da Gianluca Riccio in Interviste
Intervista a Girolamo Grammatico, autore di 'Poesie senza Adsl'
Pubblicato da Gianluca Riccio in Interviste
C'è un intero mondo ancora inesplorato, direbbe un filosofo (o uno psicologo?)… ed è il mondo dei sentimenti: di quello è difficile conoscere a perfezione la storia, ma abbiamo il dovere almeno di tracciare una sua geografia.
Per facilitare questo compito esplorativo occorrerebbe collocarsi in uno spazio: chiarire a noi stessi dove ci troviamo potrebbe darci una minima idea di qual'è la nostra provenienza e forse… la nostra destinazione.
In relazione al nostro tempo quanto e come sono cambiati i nostri sentimenti in relazione alla nuova società iper-tecnologica nella quale viviamo? I cosiddetti "nativi digitali" esprimeranno sentimenti ed emozioni in modo molto diverso da noi: se ci sarà ancora una poetica, come sarà?
E' quello che sta provando a capire Girolamo Grammatico con il suo progetto, "Poesie senza Adsl", che può dirsi (anche se lui la vede in modo diverso) una vera e propria raccolta di "lirismo 2.0". Futuroprossimo ha provato a capirci di più in questa piccola intervista: perchè il Futuro non è solo un accessorio high-tech.
Caro Girolamo, come è nata l'idea di questa raccolta?
E’ difficile trovare un vero inizio. Di sicuro nasce da due fattori: il primo è la mia incompatibilità con le nuove tecnologie. Rimango sempre indietro e non riesco mai ad utilizzarle appieno. Ci sono molti aneddoti sulle mie tecnoincapacità.
Il secondo fattore, quello che mi ha influenzato maggiormente nella riflessione, riguarda la lettura di "Post-Human" di Roberto Marchesini. Nel libro ho trovato risposte a domande che mi ponevo da anni e mi ha talmente sconvolto che decisi di tentare una mia personale riflessione su come ci cambia la tecnologia. Non avendo la cultura di Marchesini decisi di proporre ad Alessio Maria Claudio Curatolo un'opera che fosse il lato artistico di una parte del saggio.
Cosa pensi che la tecnologia abbia portato in più o in meno all'estro poetico delle persone?
Questa domanda è complessa, perché io ho sempre specificato che Poesie senza adsl non è un libro di poesie. È un opera multimediale, una riflessione rizomatica su come veicolano i sentimenti attraverso la tecnologia.
Oltre alle liriche ci sono foto, immagini, video, canzoni, performance. Quindi il libro non può rappresentare un modello in nessun senso se parliamo di poesia.
Rispondendo alla tua domanda, credo che sia troppo presto per dare una risposta. La poesia, quella vera, è un virtuosismo tecnico in simbiosi con certe sensibilità. Sono convinto che i due aspetti siano imprescindibili. Adesso è necessario entrare in risonanza con la tecnologia per sperimentare nuove tecniche e nuove sensibilità.
Comunque l’estro, in quanto tale, troverà una sua nuove identità in questa terra inesplorata che è il futuro.
Quale è il futuro della poesia, secondo te? Quali potranno essere le nuove forme dell'espressione poetica attraveso i nuovi media?
Credo che la poesia attraverserà un forte momento di crisi, peggiore di quello che il mercato evidenzia attualmente. Ma sarà proprio da questa crisi che rinasceranno nuove forme poetiche, a patto che l’università recuperi il proprio ruolo.
Serve non perdere determinate radici letterarie e sincretizzarle con ciò che le nuove forme di comunicazione impongono ai rapporti. Uso questo termine forte, “impongono”, proprio a causa dell’aspetto pervasivo che la tecnologia ha nella nostra vita.
Io appartengo ad una generazione in cui il telefonino era fantascienza durante l’adolescenza, eppure oggi ho un ricordo vago di come vivessi e comunicassi in quel periodo: mi sono adattato talmente a questa nuova forma comunicativa che non ho spazi di immaginazione per ipotizzare un futuro senza.
Con questo non voglio dire che sia impossibile. Cerco solo di spiegare che la commistione è quasi totalizzante e dobbiamo enfatizzarne gli aspetti positivi!
La poesia di sicuro rimarrà privata, intima, ma l’abito mentale del poeta, il suo sguardo sul mondo (interiore ed esteriore), quello cambierà e diventerà di molti. Deve diventare di tutti!
Non potrebbe essere altrimenti, in un 'social world' come questo, nel quale il diritto d'autore attraversa una pericolosissima crisi.Una volta esistevano i 'cantastorie', e interi Poemi classici Greci sono stati trasmessi a voce, interpretati, mutuati e tramandati in modo 'open source'.. la cristallizzazione delle grandi opere letterarie è insieme esempio e omaggio della grandezza del pensiero umano ma in un'epoca nella quale anche un premio Pulitzer mutua contenuti di un blog, forse è opportuno che la nostra cultura cresca lavorandoci tutti insieme.
Magari partecipando a iniziative come quelle di Girolamo!
A proposito, se volete far parte della prossima raccolta (La prima, 'Poesie senza Adsl' è edita da Giulio Perrone Editore nella collana Poiesis)...
Eccovi il link per saperne di più e inviare la vostra poesia.O qualunque cosa stia diventando.
[http://futuroprossimo.blogosfere.it/]
NiMo- MODERATORE
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