In bici la sera? Solo con il giubbetto
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In bici la sera? Solo con il giubbetto
Obbligo dal 12 ottobre fuori città da mezz'ora dopo il tramonto.
Obbligatorio in città per gallerie e sottopassi
In bicicletta di sera? Da domani sulle strade extraurbane si potrà circolare soltanto con le bretelle o il giubbotto di sicurezza con catarifrangenti.
La novità è imposta dalle modifiche del Codice della Strada, che obbligano anche il ciclista a essere ben visibile, soprattutto con l'oscurità.
Ecco il testo letterale della norma: «Il conducente di velocipede che circola fuori dai centri abitati da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora
prima del suo sorgere e il conducente di velocipede che circola nelle gallerie hanno l'obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità». Dunque l'obbligo vale per l'impiego serale e notturno fuori città. O sempre, fuori città, nelle gallerie. Più difficile immaginare, in città ,
il ciclista che si fermi e indossio un giubbetto prima di sendere in una «galleria» urbana, se per galleria s'intende anche un sottopasso.
La norma entra in vigore il 12 ottobre, insieme ad altre novità e modifiche introdotte al Codice, alcune delle quali toccano abitudini molto diffuse
come in questo caso, o come per l'uso del casco leggero per i ciclomotori, che sempre dal 12 ottobre è messo al bando.
L'obbligo del giubbetto catarifrangente estende ai ciclisti quanto già previsto nel 2004 per i conducenti d'auto, ovvero l''utilizzo degli indumenti di segnalazione ad alta visibilità.
MARCHI E SANZIONI -Per le biciclette il giubbotto sarà obbligatorio nelle gallerie e, nelle ore notturne, sui percorsi extraurbani. La normativa europea Uni En 471 raggruppa gli indumenti di segnalazione in tre classi, stabilendo dei requisiti. I giubbotti e le bretelle devono essere di un colore resistente allo sfregamento, al sudore, al lavaggio e alla stiratura e devono sopportare lo scoppio dei materiali a maglia, il vapore acqueo, la trazione e lo strappo dei tessuti rivestiti e laminati. Per quanto riguarda la marcatura e le informazioni che devono essere fornite a cura del fabbricante, la norma rimanda ai requisiti definiti nella Uni En 340 e stabilisce che sull'indumento venga applicato un pittogramma nel quale siano riportati la classe del capo di abbigliamento e la classe di prestazione del materiale retroriflettente.
La sanzione, in caso di mancato uso del giubbetto, va da 23 a 92 euro (fonte AdnKronos)
(da Corriere.it)
Obbligatorio in città per gallerie e sottopassi
In bicicletta di sera? Da domani sulle strade extraurbane si potrà circolare soltanto con le bretelle o il giubbotto di sicurezza con catarifrangenti.
La novità è imposta dalle modifiche del Codice della Strada, che obbligano anche il ciclista a essere ben visibile, soprattutto con l'oscurità.
Ecco il testo letterale della norma: «Il conducente di velocipede che circola fuori dai centri abitati da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora
prima del suo sorgere e il conducente di velocipede che circola nelle gallerie hanno l'obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità». Dunque l'obbligo vale per l'impiego serale e notturno fuori città. O sempre, fuori città, nelle gallerie. Più difficile immaginare, in città ,
il ciclista che si fermi e indossio un giubbetto prima di sendere in una «galleria» urbana, se per galleria s'intende anche un sottopasso.
La norma entra in vigore il 12 ottobre, insieme ad altre novità e modifiche introdotte al Codice, alcune delle quali toccano abitudini molto diffuse
come in questo caso, o come per l'uso del casco leggero per i ciclomotori, che sempre dal 12 ottobre è messo al bando.
L'obbligo del giubbetto catarifrangente estende ai ciclisti quanto già previsto nel 2004 per i conducenti d'auto, ovvero l''utilizzo degli indumenti di segnalazione ad alta visibilità.
MARCHI E SANZIONI -Per le biciclette il giubbotto sarà obbligatorio nelle gallerie e, nelle ore notturne, sui percorsi extraurbani. La normativa europea Uni En 471 raggruppa gli indumenti di segnalazione in tre classi, stabilendo dei requisiti. I giubbotti e le bretelle devono essere di un colore resistente allo sfregamento, al sudore, al lavaggio e alla stiratura e devono sopportare lo scoppio dei materiali a maglia, il vapore acqueo, la trazione e lo strappo dei tessuti rivestiti e laminati. Per quanto riguarda la marcatura e le informazioni che devono essere fornite a cura del fabbricante, la norma rimanda ai requisiti definiti nella Uni En 340 e stabilisce che sull'indumento venga applicato un pittogramma nel quale siano riportati la classe del capo di abbigliamento e la classe di prestazione del materiale retroriflettente.
La sanzione, in caso di mancato uso del giubbetto, va da 23 a 92 euro (fonte AdnKronos)
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