"Il Mondo di NiMo"
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Il Mondo di NiMo "Acqua in viaggio per spegnere il fuoco"
Preghiera per la pioggia
La terra ritrova la pioggia
e porta in viaggio con se
miraggi rivelati che germogliano
nell’acqua profonda che avanza,
disciolti nel vortice del fuoco
che si avvicina all’orizzonte.
Fiori appassiti sono i sogni,
recisi dai risvegli improvvisi
rimangono in fondo agli occhi
dentro un vuoto profondo.
La pioggia eclissa il sole,
guidando il suo cammino
verso le scintille del fuoco,
che come vecchie leggende
si rifugiano nella disintegrazione
e nell’esilio delle notti insonni
dei miei pezzi in frammenti.
Una preghiera per la pioggia
unirà le mie mani vuote.
Tenui e chiari riflessi
affacciati negli anni,
riempiono di falsi miraggi
il mare scuro d'inverno,
che rispecchia il piacere
di rubare sogni incompleti
a degli sguardi abbandonati.
Tenendola tra le mie braccia
e stringendola forte al petto,
fallisce la promessa di guarire.
Acqua profonda
Una carezza zampilla sulla guancia
e spinge fuori dalla fonte la tristezza.
Non devi provare a nuotare
nel mio buio vuoto profondo:
Nel mio vuoto profondo affogai...
non mi accorsi che io ero la preda.
Una torsione delle labbra,
il viso si tinge di riflessioni
come l’increspare delle onde
nel mare scuro d'inverno,
che schiariscono d’incanto
e s'interrompono di schianto
contro i suoi occhi ridenti,
che si rispecchiano nei miei.
Il tuo strano torcere le labbra,
non fa sentire la mia anima
che silenziosamente si bagna
alla fonte della tua bellezza.
Più lento è adesso il cadere
della pioggia nell'acqua profonda.
La disintegrazione prende la mia mano,
ma il tuo sorriso come un’ultima fonte,
va dentro il mio buio vuoto profondo
dissetando tutte le mie notti come questa.
Estratte da “Acqua in viaggio per spegnere il fuoco” del 23.3.2003 di NiMo.La terra ritrova la pioggia
e porta in viaggio con se
miraggi rivelati che germogliano
nell’acqua profonda che avanza,
disciolti nel vortice del fuoco
che si avvicina all’orizzonte.
Fiori appassiti sono i sogni,
recisi dai risvegli improvvisi
rimangono in fondo agli occhi
dentro un vuoto profondo.
La pioggia eclissa il sole,
guidando il suo cammino
verso le scintille del fuoco,
che come vecchie leggende
si rifugiano nella disintegrazione
e nell’esilio delle notti insonni
dei miei pezzi in frammenti.
Una preghiera per la pioggia
unirà le mie mani vuote.
Tenui e chiari riflessi
affacciati negli anni,
riempiono di falsi miraggi
il mare scuro d'inverno,
che rispecchia il piacere
di rubare sogni incompleti
a degli sguardi abbandonati.
Tenendola tra le mie braccia
e stringendola forte al petto,
fallisce la promessa di guarire.
Acqua profonda
Una carezza zampilla sulla guancia
e spinge fuori dalla fonte la tristezza.
Non devi provare a nuotare
nel mio buio vuoto profondo:
Nel mio vuoto profondo affogai...
non mi accorsi che io ero la preda.
Una torsione delle labbra,
il viso si tinge di riflessioni
come l’increspare delle onde
nel mare scuro d'inverno,
che schiariscono d’incanto
e s'interrompono di schianto
contro i suoi occhi ridenti,
che si rispecchiano nei miei.
Il tuo strano torcere le labbra,
non fa sentire la mia anima
che silenziosamente si bagna
alla fonte della tua bellezza.
Più lento è adesso il cadere
della pioggia nell'acqua profonda.
La disintegrazione prende la mia mano,
ma il tuo sorriso come un’ultima fonte,
va dentro il mio buio vuoto profondo
dissetando tutte le mie notti come questa.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Sab Ago 14, 2010 3:02 pm - modificato 2 volte.
NiMo- MODERATORE
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Età : 63
Data d'iscrizione : 27.10.08
Il Mondo di NiMo “I.m.p.r.o.n.t.e.”
Sogno svanito
Che i demoni attendano
il passaggio d’immagini
dell’incubo che incombe.
Pensieri contorti
stentano a credere
in una mano tesa,
che porta al riparo
e protegge dall'arrivo
di una momentanea
perdita della ragione.
Poi, svanito il sogno,
fu esposto agli accusatori,
orbato in pezzi di dignità.
Nessuno può aiutarmi
e l'incubo rimane il mio,
un promemoria continuo
che tutto è perso adesso
e poi... molto presto,
tutto sarà dimenticato.
Le mie ultime impronte,
si cancellano come rinunce
e fallimenti ora più vicini.
La mente declina
le sue lotte interne,
come punte di spilli
punge smarrimenti
e nessun’altra pace
sopisce per tempo
le mie solite illusioni.
In brandelli un grido inatteso
chiama abbagliante la sfida
che esplode e tutto cambia.
Le mie ultime impronte
Attraverso una finestra
la luce del sole rischiarò
i nascondigli del mio buio.
Altre presenze singolari,
costituiscono la prova
di quelle pallide visioni,
brillanti fino a che la notte,
di colpo leggera di sonni,
risvegli il quotidiano.
E vi si appassiscono,
sperando solo che siano
le mie ultime impronte
riflesse dentro lo specchio.
Un giorno mi raggiungerai
in questa vita incompleta,
in ritardo per ricominciare,
condotta al punto d'arrivo
e sperduta nel mio mondo.
Ma presto tutto finirà,
in un solo fiato...
ed arriverai in ritardo.
Estratte da “I.m.p.r.o.n.t.e.” del 2.4.2004 di NiMo.Che i demoni attendano
il passaggio d’immagini
dell’incubo che incombe.
Pensieri contorti
stentano a credere
in una mano tesa,
che porta al riparo
e protegge dall'arrivo
di una momentanea
perdita della ragione.
Poi, svanito il sogno,
fu esposto agli accusatori,
orbato in pezzi di dignità.
Nessuno può aiutarmi
e l'incubo rimane il mio,
un promemoria continuo
che tutto è perso adesso
e poi... molto presto,
tutto sarà dimenticato.
Le mie ultime impronte,
si cancellano come rinunce
e fallimenti ora più vicini.
La mente declina
le sue lotte interne,
come punte di spilli
punge smarrimenti
e nessun’altra pace
sopisce per tempo
le mie solite illusioni.
In brandelli un grido inatteso
chiama abbagliante la sfida
che esplode e tutto cambia.
Le mie ultime impronte
Attraverso una finestra
la luce del sole rischiarò
i nascondigli del mio buio.
Altre presenze singolari,
costituiscono la prova
di quelle pallide visioni,
brillanti fino a che la notte,
di colpo leggera di sonni,
risvegli il quotidiano.
E vi si appassiscono,
sperando solo che siano
le mie ultime impronte
riflesse dentro lo specchio.
Un giorno mi raggiungerai
in questa vita incompleta,
in ritardo per ricominciare,
condotta al punto d'arrivo
e sperduta nel mio mondo.
Ma presto tutto finirà,
in un solo fiato...
ed arriverai in ritardo.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Sab Ago 14, 2010 3:03 pm - modificato 3 volte.
NiMo- MODERATORE
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Il Mondo di NiMo "Nome in codice"
Fuori tempo massimo
Sogno ancora di sfiorare,
di parlare per ore ed ore...
Parole d'amore, senza fine.
Sogno di tenere la mano,
di accarezzare i capelli
controvento di maestrale,
di guardare degli occhi
senza far capire che sono
fuori tempo massimo...
Di questo sono innamorato,
innamorato... di un sogno.
Controvento
Non so perché rincomincia
sempre puntuale ogni giorno
quando la luce del sole si ritira.
Ogni notte il silenzio l'evoca
nel buio all'interno del sonno.
Risposte ad un'anima insonne
aggrovigliata in ombre fredde,
che ancora crede in dei sogni
sola con delle altre domande.
Ed io non so se è controvento
o un insensibile orlo di follia,
come un fiore nel cemento
con un altro giorno di vita,
che resiste e resta immobile,
quando il vento soffia forte.
M'illudo perchè ancora spero
cercando l'amore che non c'è
e senza riuscire a dormire,
sonnambulo invaghito di nulla,
sognando con gli occhi aperti.
Quando il buio lo permette,
si distacca e mi illumina,
si oppone e vince le ombre
e la luce del sole si specchia
sopra il mio volto insonne.
Come fiore nel cemento
Un brivido nel cuore,
un colpo da evitare,
venne in una notte
nel buio del sonno,
in ombre che sanno.
Fu solo un attimo,
un eterno momento
e restò solo l'illusione,
una eterea visione,
immobile controvento
come fiore nel cemento.
Estratte da "Nome in codice" del 10.10.2005 di NiMo.Sogno ancora di sfiorare,
di parlare per ore ed ore...
Parole d'amore, senza fine.
Sogno di tenere la mano,
di accarezzare i capelli
controvento di maestrale,
di guardare degli occhi
senza far capire che sono
fuori tempo massimo...
Di questo sono innamorato,
innamorato... di un sogno.
Controvento
Non so perché rincomincia
sempre puntuale ogni giorno
quando la luce del sole si ritira.
Ogni notte il silenzio l'evoca
nel buio all'interno del sonno.
Risposte ad un'anima insonne
aggrovigliata in ombre fredde,
che ancora crede in dei sogni
sola con delle altre domande.
Ed io non so se è controvento
o un insensibile orlo di follia,
come un fiore nel cemento
con un altro giorno di vita,
che resiste e resta immobile,
quando il vento soffia forte.
M'illudo perchè ancora spero
cercando l'amore che non c'è
e senza riuscire a dormire,
sonnambulo invaghito di nulla,
sognando con gli occhi aperti.
Quando il buio lo permette,
si distacca e mi illumina,
si oppone e vince le ombre
e la luce del sole si specchia
sopra il mio volto insonne.
Come fiore nel cemento
Un brivido nel cuore,
un colpo da evitare,
venne in una notte
nel buio del sonno,
in ombre che sanno.
Fu solo un attimo,
un eterno momento
e restò solo l'illusione,
una eterea visione,
immobile controvento
come fiore nel cemento.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Sab Ago 14, 2010 3:04 pm - modificato 2 volte.
NiMo- MODERATORE
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Data d'iscrizione : 27.10.08
Il Mondo di NiMo "Terracquaria"
Cosa c’è oltre
E la gioia passerà da qui
e si fermerà per cercare
cosa c’è dentro il mio sogno
volteggiandogli attorno...
ed ai bordi del suo vortice,
scoprirà quel mio desiderio
che ho da sempre negli occhi.
C’è un soldato nel sogno
che ha riposto la sua arma
con un giocattolo in spalla.
Stringe al petto due bimbi
uno è bianco e l’altro nero,
avvolti dentro una coperta,
li porta fuori dal pericolo.
E mi risveglio sempre
nello stesso identico punto
in un luogo indefinito...
Vorrei tanto conoscere
che cosa c’è più avanti
in quest’altro mio sogno
che non riesco mai a finire.
Estratta da "Terracquaria" del 9.9.2009 di NiMo.E la gioia passerà da qui
e si fermerà per cercare
cosa c’è dentro il mio sogno
volteggiandogli attorno...
ed ai bordi del suo vortice,
scoprirà quel mio desiderio
che ho da sempre negli occhi.
C’è un soldato nel sogno
che ha riposto la sua arma
con un giocattolo in spalla.
Stringe al petto due bimbi
uno è bianco e l’altro nero,
avvolti dentro una coperta,
li porta fuori dal pericolo.
E mi risveglio sempre
nello stesso identico punto
in un luogo indefinito...
Vorrei tanto conoscere
che cosa c’è più avanti
in quest’altro mio sogno
che non riesco mai a finire.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Sab Ago 14, 2010 3:04 pm - modificato 2 volte.
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Il Mondo di NiMo "Le voci del lago"
Melodia
E' dolce ed amara,
tenti di fare e di trovare...
poi qualcuno muore.
Prenderò l'unica strada in giù
nella quale sono già stato.
Pretendo molto dai luoghi
dove s'incontrano i nostri sì.
Nessun cambio, non voglio cambiare.
Sono qui, nel buio profondo,
sono un milione di persone
diverse da un giorno all'altro.
Vorrei sentire dei suoni
che riconoscano la pena in me.
Lasciai che la melodia,
con lo splendore delle note,
ripulisse la mia mente.
Adesso la sento libera,
le vie dei pensieri sono aperte.
Ma non c'è più nessuno qui,
adesso, che canta per me.
Nessun cambio, non voglio cambiare.
E' dolce ed amara,
tenti di fare e di trovare...
poi qualcuno muore.
Prenderò l'unica strada in giù,
nella quale sono già stato
e perderò la melodia nel silenzio.
Il silenzio adesso canta per me.
Estratta da “Le voci del lago” del 9.6.1996 di NiMo.E' dolce ed amara,
tenti di fare e di trovare...
poi qualcuno muore.
Prenderò l'unica strada in giù
nella quale sono già stato.
Pretendo molto dai luoghi
dove s'incontrano i nostri sì.
Nessun cambio, non voglio cambiare.
Sono qui, nel buio profondo,
sono un milione di persone
diverse da un giorno all'altro.
Vorrei sentire dei suoni
che riconoscano la pena in me.
Lasciai che la melodia,
con lo splendore delle note,
ripulisse la mia mente.
Adesso la sento libera,
le vie dei pensieri sono aperte.
Ma non c'è più nessuno qui,
adesso, che canta per me.
Nessun cambio, non voglio cambiare.
E' dolce ed amara,
tenti di fare e di trovare...
poi qualcuno muore.
Prenderò l'unica strada in giù,
nella quale sono già stato
e perderò la melodia nel silenzio.
Il silenzio adesso canta per me.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Sab Ago 14, 2010 3:05 pm - modificato 2 volte.
NiMo- MODERATORE
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Il Mondo di NiMo "Hid"
Il pianto
Io misantropo 3 di tutto,
con dei passi ridotti
su sabbie erose del tempo,
cercavo dentro me stesso.
Smarrito nel deserto,
speravo nel futuro,
prestandomi ad eroi bruciati,
non credendo nell’uomo.
E come una marea
la paura cresceva
aumentando la sete.
E mi venisti incontro
come un miraggio
che si svela alla nebbia,
cancellando per sempre
il deserto con un bacio.
Sei tu Iddio?
No... rispondesti...
Sono un sole che ti dà luce,
un’acqua che ti disseta...
Sono un sonno che ti riposa
e le lacrime della felicità...
Il mio nome è Amore!
E piansi.
Riflessi nello specchio
nel vento del temporale
della mia inquietudine,
varcano la mia nebbia
e vagano in cerchio,
nel mio labirinto.
Prima del temporale
Nell’ombra del tardo tramonto,
spruzzando in mezzo le onde
soffia forte la collera del vento,
spazzando le nuvole in cielo
prima del grande tuono.
Fischiando tra i raccolti
canta la sua canzone,
tra la nebbia all’orizzonte
innalza cavalloni al largo.
Risplendono dei riflessi
che appaiono vivi
e si muovono nell’aria
come un pianto di sirene
imitato in coro dalle rondini.
Riecheggia la voce del mare,
in mezzo foglie e rami contorti,
nella pianura striata di vigne.
Sembra voglia avvisarmi...
prima del temporale.
Io misantropo 3 di tutto,
con dei passi ridotti
su sabbie erose del tempo,
cercavo dentro me stesso.
Smarrito nel deserto,
speravo nel futuro,
prestandomi ad eroi bruciati,
non credendo nell’uomo.
E come una marea
la paura cresceva
aumentando la sete.
E mi venisti incontro
come un miraggio
che si svela alla nebbia,
cancellando per sempre
il deserto con un bacio.
Sei tu Iddio?
No... rispondesti...
Sono un sole che ti dà luce,
un’acqua che ti disseta...
Sono un sonno che ti riposa
e le lacrime della felicità...
Il mio nome è Amore!
E piansi.
Riflessi nello specchio
nel vento del temporale
della mia inquietudine,
varcano la mia nebbia
e vagano in cerchio,
nel mio labirinto.
Prima del temporale
Nell’ombra del tardo tramonto,
spruzzando in mezzo le onde
soffia forte la collera del vento,
spazzando le nuvole in cielo
prima del grande tuono.
Fischiando tra i raccolti
canta la sua canzone,
tra la nebbia all’orizzonte
innalza cavalloni al largo.
Risplendono dei riflessi
che appaiono vivi
e si muovono nell’aria
come un pianto di sirene
imitato in coro dalle rondini.
Riecheggia la voce del mare,
in mezzo foglie e rami contorti,
nella pianura striata di vigne.
Sembra voglia avvisarmi...
prima del temporale.
3. Persona di carattere chiuso che odia il genere umano e vive appartata.
Estratte da “Hid” del 9.9.1999 di NiMo.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Mar Ago 17, 2010 3:08 pm - modificato 5 volte.
NiMo- MODERATORE
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Il Mondo di NiMo "Hid"
Fiocchi di neve
Cala l’abbraccio della sera,
dei lampi in lontananza
frugano il cielo tra le nuvole
prima del grande tuono.
Nel chiarore appaiono
i corpi di secolari ulivi.
Fumo sale dai comignoli
in argentee spirali
tagliate da brillanti lucciole
che disegnano nel buio.
Nel profumo di gelsomini
ed inebriante zagara,
le cicale si zittiscono,
come per incanto.
Poi... il silenzio.
Si rabbuia il cielo
e dalla pioggia
troviamo un riparo.
Fiocchi di neve
disegnano sui vetri
bianchi arabeschi.
Candide e fragili
stalattiti ghiacciate
pendono da rami curvi
con il lento stillare
dell’ultima goccia.
Hid è tornato all’improvviso,
così senza nessun motivo
e s’interruppe per incanto
in modo molto strano,
prima del temporale.
Un tiepido debole sole,
vela la nebbia del mattino
ed asciuga pozze d’acqua,
specchi per l’arcobaleno.
Sospese su lunghi filari di viti
trasparenti gocce di rugiada.
Le ginestre aprono le corolle
come braccia in attesa.
Farfalle dalle ali di seta,
danzano attorno a Hid.
Arcobaleno
Sciogli i tuoi capelli,
tessuti in lunghe spirali
di trecce d’oro filato.
Un raggio di sole
come una corona
nell’arcobaleno,
ora adorna il viso
della mia Regina
che brilla su di me.
Cullati dal tuo vento
tutti i colori ritornano,
come ogni volta.
Estratte da “Hid” del 9.9.1999 di NiMo.Cala l’abbraccio della sera,
dei lampi in lontananza
frugano il cielo tra le nuvole
prima del grande tuono.
Nel chiarore appaiono
i corpi di secolari ulivi.
Fumo sale dai comignoli
in argentee spirali
tagliate da brillanti lucciole
che disegnano nel buio.
Nel profumo di gelsomini
ed inebriante zagara,
le cicale si zittiscono,
come per incanto.
Poi... il silenzio.
Si rabbuia il cielo
e dalla pioggia
troviamo un riparo.
Fiocchi di neve
disegnano sui vetri
bianchi arabeschi.
Candide e fragili
stalattiti ghiacciate
pendono da rami curvi
con il lento stillare
dell’ultima goccia.
Hid è tornato all’improvviso,
così senza nessun motivo
e s’interruppe per incanto
in modo molto strano,
prima del temporale.
Un tiepido debole sole,
vela la nebbia del mattino
ed asciuga pozze d’acqua,
specchi per l’arcobaleno.
Sospese su lunghi filari di viti
trasparenti gocce di rugiada.
Le ginestre aprono le corolle
come braccia in attesa.
Farfalle dalle ali di seta,
danzano attorno a Hid.
Arcobaleno
Sciogli i tuoi capelli,
tessuti in lunghe spirali
di trecce d’oro filato.
Un raggio di sole
come una corona
nell’arcobaleno,
ora adorna il viso
della mia Regina
che brilla su di me.
Cullati dal tuo vento
tutti i colori ritornano,
come ogni volta.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Sab Ago 14, 2010 3:06 pm - modificato 3 volte.
NiMo- MODERATORE
- Numero di messaggi : 1763
Età : 63
Data d'iscrizione : 27.10.08
Il Mondo di NiMo "Terracquaria"
In una poesia eterna
Io mi sveglio sempre
nei miei dormiveglia
e la osservo attento
spalancando gli occhi.
La distesa del mio cielo,
la vastità del mio mare,
i raggi di luce del sole
che ora filtra dalle fronde
all’interno dei miei occhi.
E mi perdo in un viaggio
in un angolo della mia vita
dentro cose abbandonate
in una poesia eterna.
Cose abbandonate
Io ascolto i respiri
nelle ripide emozioni
di cose abbandonate
allo stridere di voci,
vecchi che uggiolano
ai rintocchi d’orologio
e sedie che cigolano
sotto il peso del tempo.
Ripide emozioni
Da quell’altra parte
in un cielo tenebroso,
si riuniscono in cumuli
le nuvole di fantasia
sospinte da un vento
con vortici a spirali.
Un’altra poesia eterna
è bagnata dalla pioggia
ed io presi e bevvi
il gusto del temporale.
Ora sto saziando la sete
della mia anima desiderosa
di componimenti in versi.
Dondolo tra liane di pensieri
giocando con altri colori,
per non morire d’assedio.
Da quest’altra parte
in un cielo azzurro
di un luogo tranquillo,
la luce sgorga tra i rami
pigramente tra i tronchi
e ne segue il profilo,
rimbalza in delle spirali
nelle ripide emozioni
che illuminano la pace
della mia serenità.
Estratte da "Terracquaria" del 9.9.2009 di NiMo.Io mi sveglio sempre
nei miei dormiveglia
e la osservo attento
spalancando gli occhi.
La distesa del mio cielo,
la vastità del mio mare,
i raggi di luce del sole
che ora filtra dalle fronde
all’interno dei miei occhi.
E mi perdo in un viaggio
in un angolo della mia vita
dentro cose abbandonate
in una poesia eterna.
Cose abbandonate
Io ascolto i respiri
nelle ripide emozioni
di cose abbandonate
allo stridere di voci,
vecchi che uggiolano
ai rintocchi d’orologio
e sedie che cigolano
sotto il peso del tempo.
Ripide emozioni
Da quell’altra parte
in un cielo tenebroso,
si riuniscono in cumuli
le nuvole di fantasia
sospinte da un vento
con vortici a spirali.
Un’altra poesia eterna
è bagnata dalla pioggia
ed io presi e bevvi
il gusto del temporale.
Ora sto saziando la sete
della mia anima desiderosa
di componimenti in versi.
Dondolo tra liane di pensieri
giocando con altri colori,
per non morire d’assedio.
Da quest’altra parte
in un cielo azzurro
di un luogo tranquillo,
la luce sgorga tra i rami
pigramente tra i tronchi
e ne segue il profilo,
rimbalza in delle spirali
nelle ripide emozioni
che illuminano la pace
della mia serenità.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Sab Ago 14, 2010 3:07 pm - modificato 3 volte.
NiMo- MODERATORE
- Numero di messaggi : 1763
Età : 63
Data d'iscrizione : 27.10.08
Il Mondo di NiMo "Terracquaria"
Spirali
I girasoli stanno seguendo
con le loro corolle aperte
l’illusorio spostarsi della luce
nel cielo illuminato dal sole.
Gabbiani disegnano spirali
e si muovono nella brezza
come una condanna eterna.
In un solo momento
loro diventano acqua
e poi s’immergono
di nuovo nel cielo
giocando con i colori,
cercando il cammino,
andando verso l’ignoto.
Vedono arenate ali deformi
sulla riva di sabbia catrame
avvolte nelle spirali di morte
e gli ultimi girasoli nei campi,
ora stanno cercando invano
la luce di un sole oscurato
dalla fuliggine dello smog.
Estratta da "Terracquaria" del 9.9.2009 di NiMo.I girasoli stanno seguendo
con le loro corolle aperte
l’illusorio spostarsi della luce
nel cielo illuminato dal sole.
Gabbiani disegnano spirali
e si muovono nella brezza
come una condanna eterna.
In un solo momento
loro diventano acqua
e poi s’immergono
di nuovo nel cielo
giocando con i colori,
cercando il cammino,
andando verso l’ignoto.
Vedono arenate ali deformi
sulla riva di sabbia catrame
avvolte nelle spirali di morte
e gli ultimi girasoli nei campi,
ora stanno cercando invano
la luce di un sole oscurato
dalla fuliggine dello smog.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Sab Ago 14, 2010 3:07 pm - modificato 4 volte.
NiMo- MODERATORE
- Numero di messaggi : 1763
Età : 63
Data d'iscrizione : 27.10.08
Il Mondo di NiMo "Terracquaria"
Prima parte
(dal cielo verso la terra)
Si risvegli l’incantesimo
della primavera armoniosa
del cantare del fiume,
che con il suo lento fluire
disseta boccioli ridenti
nelle loro eteree fragranze.
Ricco di venti di musica,
attraversa il verde dei prati
ed accarezza radici secolari
del regno di madre terra.
Rotolando in giù ripido,
precipita impetuoso
profondo e maestoso,
cercando di trovare la via,
tra le cortecce e germogli
per la distesa del mare.
Lo vedo versare le pietre,
accennando il suo ruggito
all’ombra di un bosco...
... scavando la terra arata,
ammira la stagione dei fiori
e ne respira tutti i profumi,
inebriandosi dei loro colori.
Marte 1 è lassù sulla collina,
tiene a freno la sua furia
e guarda giù con invidia
la bellezza della natura.
Non gli è rimasto più nulla
da andare a conquistare
e la sua mano ora si apre,
lasciando cadere sull’erba
l’arma intrisa di sangue
e sprofonda la guerra
fino al centro della terra.
Senza rancori nascosti,
si diradano nubi di bugie
con il terrore sulla bocca
ed i lampi nei suoi occhi...
... con una voce afona
ora rivela la sua gelosia
per gli amori che ha visto.
E la luce saltella allegra,
ora seguendo e ritirandosi,
ora circondando le truppe
nell’ultimo giorno della resa.
Getta uno sguardo al cielo
si sforza e tenta l'approccio
per rendere attiva la cadenza
del loro marciare e comanda:
Ho perso, deponete le armi.
In un abbraccio sublime,
si affacciano dalle nuvole
e vincono in modo facile
i caldi raggi di luce solare
ed un fiore trasparente di luce
sboccia nel giardino di vetro
ed emana profumo di pace.
(dal cielo verso la terra)
Si risvegli l’incantesimo
della primavera armoniosa
del cantare del fiume,
che con il suo lento fluire
disseta boccioli ridenti
nelle loro eteree fragranze.
Ricco di venti di musica,
attraversa il verde dei prati
ed accarezza radici secolari
del regno di madre terra.
Rotolando in giù ripido,
precipita impetuoso
profondo e maestoso,
cercando di trovare la via,
tra le cortecce e germogli
per la distesa del mare.
Lo vedo versare le pietre,
accennando il suo ruggito
all’ombra di un bosco...
... scavando la terra arata,
ammira la stagione dei fiori
e ne respira tutti i profumi,
inebriandosi dei loro colori.
Marte 1 è lassù sulla collina,
tiene a freno la sua furia
e guarda giù con invidia
la bellezza della natura.
Non gli è rimasto più nulla
da andare a conquistare
e la sua mano ora si apre,
lasciando cadere sull’erba
l’arma intrisa di sangue
e sprofonda la guerra
fino al centro della terra.
Senza rancori nascosti,
si diradano nubi di bugie
con il terrore sulla bocca
ed i lampi nei suoi occhi...
... con una voce afona
ora rivela la sua gelosia
per gli amori che ha visto.
E la luce saltella allegra,
ora seguendo e ritirandosi,
ora circondando le truppe
nell’ultimo giorno della resa.
Getta uno sguardo al cielo
si sforza e tenta l'approccio
per rendere attiva la cadenza
del loro marciare e comanda:
Ho perso, deponete le armi.
In un abbraccio sublime,
si affacciano dalle nuvole
e vincono in modo facile
i caldi raggi di luce solare
ed un fiore trasparente di luce
sboccia nel giardino di vetro
ed emana profumo di pace.
1. “Marte”, il Dio della guerra nella mitologia greca.
"All'ombra di un bosco..."
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NiMo- MODERATORE
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Il Mondo di NiMo "Terracquaria"
Seconda parte
(dentro il mare)
Sulla riva del mio mare
un rumore di passi veloci
di qualcuno che scappa
da sensazioni di disgusto
e dalla rete del dolore
dove è rimasto impigliato.
Nella notte riecheggiano
le note di una marcia,
con le sue ombre di morte
si rifugia in un temporale
confondendo la storia.
Forse sta raccontando
di un passato lontano
e scappa giù nei dirupi
chiama invano la musa
vicino al mare sulla costa.
Lassù, sopra la collina
alte sventolano ancora
delle bandiere di guerra...
... le formazioni di nuvole
intorno alle vette dei monti
si muovono nelle ombre
sopra i prati oltre il fiume.
Ed alla penna daccapo,
vago sul foglio inebriato,
con la voglia e la volontà
e nella mente indomabile
la bramosia di descrivere
l’appagamento della vista
che m’infiamma l’anima.
E l’aria odora di mare,
di salsedine sulla pelle
e con queste fragranze
la musa allaga la mente.
Sopra i prati oltre il fiume
si muovono nelle ombre
intorno alle vette dei monti
le formazioni di nuvole...
... e sulle coste scoscese
onde colore dell’ambra
camminano a carponi
sulla superficie del mare
e l’eco s’infrange melodioso
emettendo il suo canto.
Di questo incanto mi cibo
e l’aria fresca si agita
ed inspiro la mia ispirazione.
Ogni ombra è una fontana,
un’onda nell’acqua del mare
che mormora un suono
e coltiva delle dolci note
lanciando voci per le valli.
L’essere umano si divertì
quando rubati i miei sogni
mi portò legato in catene
con una benda sugli occhi
sulla riva del mio mare.
"Sulla riva del mio mare"
Estratta da "Terracquaria" del 9.9.2009 di NiMo.(dentro il mare)
Sulla riva del mio mare
un rumore di passi veloci
di qualcuno che scappa
da sensazioni di disgusto
e dalla rete del dolore
dove è rimasto impigliato.
Nella notte riecheggiano
le note di una marcia,
con le sue ombre di morte
si rifugia in un temporale
confondendo la storia.
Forse sta raccontando
di un passato lontano
e scappa giù nei dirupi
chiama invano la musa
vicino al mare sulla costa.
Lassù, sopra la collina
alte sventolano ancora
delle bandiere di guerra...
... le formazioni di nuvole
intorno alle vette dei monti
si muovono nelle ombre
sopra i prati oltre il fiume.
Ed alla penna daccapo,
vago sul foglio inebriato,
con la voglia e la volontà
e nella mente indomabile
la bramosia di descrivere
l’appagamento della vista
che m’infiamma l’anima.
E l’aria odora di mare,
di salsedine sulla pelle
e con queste fragranze
la musa allaga la mente.
Sopra i prati oltre il fiume
si muovono nelle ombre
intorno alle vette dei monti
le formazioni di nuvole...
... e sulle coste scoscese
onde colore dell’ambra
camminano a carponi
sulla superficie del mare
e l’eco s’infrange melodioso
emettendo il suo canto.
Di questo incanto mi cibo
e l’aria fresca si agita
ed inspiro la mia ispirazione.
Ogni ombra è una fontana,
un’onda nell’acqua del mare
che mormora un suono
e coltiva delle dolci note
lanciando voci per le valli.
L’essere umano si divertì
quando rubati i miei sogni
mi portò legato in catene
con una benda sugli occhi
sulla riva del mio mare.
"Sulla riva del mio mare"
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
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Il Mondo di NiMo "Terracquaria"
Aria fresca
Ero là quel giorno,
sul mare arrossato
nel tramonto del sole
del calare della sera,
guardavo verso l’alto
più distante da qui.
Se dovessi scegliere
in quest’aria fresca,
se potessi scegliere
quel librarmi istintivo.
Indugia un alito caldo
sugli ultimi paesaggi
riflessi sulla superficie
nell’acqua del mare,
tra luci nel cielo buio
in questa notte di stelle.
Nell’acqua del mare
Poco fa ascoltavo
il fischiare del vento
e l’odore di pioggia
in distese invernali
di spiagge ornate
da pietre catrame.
Metto la mia anima
in una barca di carta
che va oltre le onde
nell’acqua del mare,
per raggiungere
il piatto orizzonte
empio di solitudine.
Una barca di carta
Un’altra onda si abbatte
non mi vuol dare ascolto,
so che devo dirigere la,
dentro le mie nostalgie.
Scappa via distante,
l’entusiasmo dagli occhi
tirato giù verso il fondo.
Una piccola barca di carta
fatta con un poster d’eroi,
galleggia sopra la schiuma
con inutili vecchie vittorie.
Incomincio a scendere
e prendo l’ultimo respiro
in quell'aria fresca,
quella ancora limpida.
I battiti del mio cuore
aumentano impazziti,
aspettano un'altra onda.
Estratte da "Terracquaria" del 9.9.2009 di NiMo.Ero là quel giorno,
sul mare arrossato
nel tramonto del sole
del calare della sera,
guardavo verso l’alto
più distante da qui.
Se dovessi scegliere
in quest’aria fresca,
se potessi scegliere
quel librarmi istintivo.
Indugia un alito caldo
sugli ultimi paesaggi
riflessi sulla superficie
nell’acqua del mare,
tra luci nel cielo buio
in questa notte di stelle.
Nell’acqua del mare
Poco fa ascoltavo
il fischiare del vento
e l’odore di pioggia
in distese invernali
di spiagge ornate
da pietre catrame.
Metto la mia anima
in una barca di carta
che va oltre le onde
nell’acqua del mare,
per raggiungere
il piatto orizzonte
empio di solitudine.
Una barca di carta
Un’altra onda si abbatte
non mi vuol dare ascolto,
so che devo dirigere la,
dentro le mie nostalgie.
Scappa via distante,
l’entusiasmo dagli occhi
tirato giù verso il fondo.
Una piccola barca di carta
fatta con un poster d’eroi,
galleggia sopra la schiuma
con inutili vecchie vittorie.
Incomincio a scendere
e prendo l’ultimo respiro
in quell'aria fresca,
quella ancora limpida.
I battiti del mio cuore
aumentano impazziti,
aspettano un'altra onda.
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Ultima modifica di NiMo il Mar Ago 17, 2010 3:09 pm - modificato 6 volte.
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Il Mondo di NiMo "Acqua in viaggio per spegnere il fuoco"
Ha smarrito la via
Un frammento di luce in cammino
ha smarrito la via sul palcoscenico
e riposa tra le stanche ragnatele.
Da uno strappo nel vecchio sipario,
Airam spia la sala di sedie vuote
ed i sorrisi accennati alla ribalta.
Titoli dimenticati degli spettacoli
nell’emozione dell’ultimo atto,
con sordi applausi chiedono il bis.
Airam
L’emozione fra le tue braccia mi circonda
conducendomi attraverso la luce del mattino,
che brucia ad occhi chiusi tutti i miei perché.
Con il bisogno di confondere la mia illusione,
nella mezzanotte sogno con gli occhi aperti.
Estratte da “Acqua in viaggio per spegnere il fuoco” del 23.3.2003 di NiMo.Un frammento di luce in cammino
ha smarrito la via sul palcoscenico
e riposa tra le stanche ragnatele.
Da uno strappo nel vecchio sipario,
Airam spia la sala di sedie vuote
ed i sorrisi accennati alla ribalta.
Titoli dimenticati degli spettacoli
nell’emozione dell’ultimo atto,
con sordi applausi chiedono il bis.
Airam
L’emozione fra le tue braccia mi circonda
conducendomi attraverso la luce del mattino,
che brucia ad occhi chiusi tutti i miei perché.
Con il bisogno di confondere la mia illusione,
nella mezzanotte sogno con gli occhi aperti.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Sab Ago 14, 2010 3:10 pm - modificato 3 volte.
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Il Mondo di NiMo "Nome in codice"
Parole che non vuoi
La felicità è oltre un muro,
valicarlo ed andarla a trovare?
Ricordo di averne provato un pò.
Viaggiare in un’altra realtà,
in qualcosa che non abbia
nessun cassetto segreto,
in un dolce lasciarsi andare
dentro parole che non vuoi.
Ora vorrei una tana oscura,
calda calda e molto profonda
e lasciarmi cadere nel sonno.
Averne provato un pò
Parole con parti più estreme
dove il limite corre sul filo,
scelte per una giusta rima
troppo difficile da trovare.
E tutto ora deve collimare,
stare in equilibrio perfetto
e delle parole che non vuoi
non parlarne nemmeno.
Allora perchè continuare a scrivere?
Senza altri trucchi andare a trovare
troppe parole che non vuoi ascoltare.
Piegare, forgiare, costruire le rime,
inserirle all’interno nella tua penna
e come un’altra freccia del tuo arco,
scagliarle in alto al di fuori dell’anima,
dove trasformate in vento irrequieto,
ritorneranno in verità facili da dire.
Ma come riuscire a scriverle
senza averne provato un pò
e senza fare alcun rumore
in modo da non svegliarsi?
Se mi svegliassi mi fermerei
in dei sogni facili da scrivere
e se mi udissi mi scoprirei,
cantore di opposti estremi.
Facili da dire
E l’impeto si fa aspettare,
la penna scorre a rilento,
piano, adagio oltre la salita.
Mi sento irradiato ed ispirato,
verso un destino schedato,
che è tracciato, improvvisato,
a tratti inventato, prefabbricato
aggiustato e nel buio incartato.
Idee in salita facili da dire,
Un picco in su... e si ama,
poi di colpo... si torna giù.
Estratte da "Nome in codice" del 10.10.2005 di NiMo.La felicità è oltre un muro,
valicarlo ed andarla a trovare?
Ricordo di averne provato un pò.
Viaggiare in un’altra realtà,
in qualcosa che non abbia
nessun cassetto segreto,
in un dolce lasciarsi andare
dentro parole che non vuoi.
Ora vorrei una tana oscura,
calda calda e molto profonda
e lasciarmi cadere nel sonno.
Averne provato un pò
Parole con parti più estreme
dove il limite corre sul filo,
scelte per una giusta rima
troppo difficile da trovare.
E tutto ora deve collimare,
stare in equilibrio perfetto
e delle parole che non vuoi
non parlarne nemmeno.
Allora perchè continuare a scrivere?
Senza altri trucchi andare a trovare
troppe parole che non vuoi ascoltare.
Piegare, forgiare, costruire le rime,
inserirle all’interno nella tua penna
e come un’altra freccia del tuo arco,
scagliarle in alto al di fuori dell’anima,
dove trasformate in vento irrequieto,
ritorneranno in verità facili da dire.
Ma come riuscire a scriverle
senza averne provato un pò
e senza fare alcun rumore
in modo da non svegliarsi?
Se mi svegliassi mi fermerei
in dei sogni facili da scrivere
e se mi udissi mi scoprirei,
cantore di opposti estremi.
Facili da dire
E l’impeto si fa aspettare,
la penna scorre a rilento,
piano, adagio oltre la salita.
Mi sento irradiato ed ispirato,
verso un destino schedato,
che è tracciato, improvvisato,
a tratti inventato, prefabbricato
aggiustato e nel buio incartato.
Idee in salita facili da dire,
Un picco in su... e si ama,
poi di colpo... si torna giù.
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Ultima modifica di NiMo il Sab Ago 14, 2010 3:10 pm - modificato 2 volte.
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Il Mondo di NiMo "Hid"
Non coprirmi gli occhi
Come vorrei che Hid
fosse qui con me,
riempirebbe il vuoto
che mi sovrasta.
Adesso resto immobile
e guardo verso il cielo.
Non coprirmi gli occhi,
mentre tento di uscire
da questo vuoto,
troppo colmo di me.
Vedo dei bambini
che per le strade
in mezzo alle rovine,
giocano con aghi,
con aghi e spilli.
Cercando Hid
Dimmi se tu sei
solo un altro sogno
che devo cercare
e se fuggire,
è il solo mezzo
per ritrovarti.
Dammi un istante,
che io immagini
come so che sei.
Forse non è reale
ciò che credo esista
e mi guardo intorno,
fissando lo sguardo
su tutto il mondo.
Vedo uomini nei loro percorsi
in mezzo a tutte le guerre,
che stanno ancora continuando
a scappare da soli nei sogni
e che continuano a giocare
di nuovo con aghi e spilli...
E forse la mia collera
scioglierà le paure
e mi sentirò più forte,
tenendo alta la testa
seconda a nessuno.
Dammi la tua mano,
in modo che possa
tenermi stretto a te.
Dimmi se io sono
solo un altro sogno
che devo cercare
e se fuggire,
è il solo mezzo
per ritrovarmi.
Estratte da “Hid” del 9.9.1999 di NiMo.Come vorrei che Hid
fosse qui con me,
riempirebbe il vuoto
che mi sovrasta.
Adesso resto immobile
e guardo verso il cielo.
Non coprirmi gli occhi,
mentre tento di uscire
da questo vuoto,
troppo colmo di me.
Vedo dei bambini
che per le strade
in mezzo alle rovine,
giocano con aghi,
con aghi e spilli.
Cercando Hid
Dimmi se tu sei
solo un altro sogno
che devo cercare
e se fuggire,
è il solo mezzo
per ritrovarti.
Dammi un istante,
che io immagini
come so che sei.
Forse non è reale
ciò che credo esista
e mi guardo intorno,
fissando lo sguardo
su tutto il mondo.
Vedo uomini nei loro percorsi
in mezzo a tutte le guerre,
che stanno ancora continuando
a scappare da soli nei sogni
e che continuano a giocare
di nuovo con aghi e spilli...
E forse la mia collera
scioglierà le paure
e mi sentirò più forte,
tenendo alta la testa
seconda a nessuno.
Dammi la tua mano,
in modo che possa
tenermi stretto a te.
Dimmi se io sono
solo un altro sogno
che devo cercare
e se fuggire,
è il solo mezzo
per ritrovarmi.
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NiMo- MODERATORE
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Il Mondo di NiMo "Terracquaria"
Nel giardino di vetro
Sono sull’orlo dell’entrata
fuori dal giardino di vetro
da tanto tempo in cerca,
stanco di versi freddi
come dei fiori di cristallo.
In nessun luogo cercherò,
aspetterò qui da solo
dentro un cerchio di paura
che circonda il cuore fermo
rinchiuso dentro il buio.
Vengo qui tra moltitudini di azalee,
e profumati boccioli di liliflorae
arrivando fino in fondo al dubbio,
ormai da sempre presente...
E scopro dei fiori sconosciuti
dentro il mio giardino di vetro.
Poeti affamati di questi fiori,
s’ingozzano dei loro petali
e delle loro zolle di terra,
camminando impettiti
scavano ed attingono
nelle gioie dell’uomo.
Se solamente sapesse
che dalla notte dei tempi
tutti i poeti si sfamano
delle cose che amano.
Estratta da "Terracquaria" del 9.9.2009 di NiMo.Sono sull’orlo dell’entrata
fuori dal giardino di vetro
da tanto tempo in cerca,
stanco di versi freddi
come dei fiori di cristallo.
In nessun luogo cercherò,
aspetterò qui da solo
dentro un cerchio di paura
che circonda il cuore fermo
rinchiuso dentro il buio.
Vengo qui tra moltitudini di azalee,
e profumati boccioli di liliflorae
arrivando fino in fondo al dubbio,
ormai da sempre presente...
E scopro dei fiori sconosciuti
dentro il mio giardino di vetro.
Poeti affamati di questi fiori,
s’ingozzano dei loro petali
e delle loro zolle di terra,
camminando impettiti
scavano ed attingono
nelle gioie dell’uomo.
Se solamente sapesse
che dalla notte dei tempi
tutti i poeti si sfamano
delle cose che amano.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Sab Ago 14, 2010 3:11 pm - modificato 2 volte.
NiMo- MODERATORE
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Data d'iscrizione : 27.10.08
Il Mondo di NiMo “I.m.p.r.o.n.t.e.”
Un posto più in alto
Ora che era ancora bambino,
raccontava tutti i suoi giochi
a chi non riesce a giocare.
Era fermo lì sulla sponda,
una roccia stava al centro
dividendo le onde del mare.
Salì lassù sempre più in alto,
ascoltando il suo cuore.
Ma aveva avuto fortuna,
non c'erano state altre lotte,
così non era stato costretto
a condizionare la sua sorte.
Ora che era ancora giovane,
raccontava tutti i suoi sogni
a chi non riesce a sognare.
Una lacrima cadde in mare
dalla sommità della roccia,
sul punto scolpito nella pietra.
Aveva spiccato il volo
da un posto più in alto,
cercava ai quattro orizzonti.
Parole sparirono nell'acqua,
il silenzio gl'impietrì il cuore
e distrusse il suo destino.
Ora che era vecchio e solo,
raccontava tutto il suo amore
a chi non riesce ad amare.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Sab Ago 14, 2010 3:12 pm - modificato 3 volte.
NiMo- MODERATORE
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Età : 63
Data d'iscrizione : 27.10.08
Il Mondo di NiMo "Nome in codice"
Ombre
Ci sono delle ombre,
come quelle che nascono
dall’anima di un fuoco,
come quelle che crescono
da un amore violento,
simili a quelle alimentate
da un odio vigoroso,
simili a quelle rinate
dalla perdita di noi stessi
che restano fino alla fine.
CI CIRCONDANO...
CI TRASFORMANO...
SI NUTRONO DI NOI...
CI ABBANDONANO...
CI CANCELLANO...
Chi convive con le ombre
e chi gli dà battaglia.
Chi riesce nella vita,
chi subisce sconfitte,
chi pensa al futuro.
Chi ottiene ciò che vuole
e chi non ottiene niente.
CI ADDORMENTIAMO...
VIVENDO...
INVECCHIANDO...
NON SOLO FUORI...
MA DENTRO...
Battiti perché è importante
e per ogni battaglia persa
resta e resisti fino alla fine.
Ma anche il fuoco si batte,
bruciando ciò che si vuole
e senza spegnersi mai.
Il fuoco è come l’acqua,
che scorre in alcuni di noi
e nelle ombre ci rende felici
di morire per ciò in cui crediamo.
Estratta da "Nome in codice" del 10.10.2005 di NiMo.Ci sono delle ombre,
come quelle che nascono
dall’anima di un fuoco,
come quelle che crescono
da un amore violento,
simili a quelle alimentate
da un odio vigoroso,
simili a quelle rinate
dalla perdita di noi stessi
che restano fino alla fine.
CI CIRCONDANO...
CI TRASFORMANO...
SI NUTRONO DI NOI...
CI ABBANDONANO...
CI CANCELLANO...
Chi convive con le ombre
e chi gli dà battaglia.
Chi riesce nella vita,
chi subisce sconfitte,
chi pensa al futuro.
Chi ottiene ciò che vuole
e chi non ottiene niente.
CI ADDORMENTIAMO...
VIVENDO...
INVECCHIANDO...
NON SOLO FUORI...
MA DENTRO...
Battiti perché è importante
e per ogni battaglia persa
resta e resisti fino alla fine.
Ma anche il fuoco si batte,
bruciando ciò che si vuole
e senza spegnersi mai.
Il fuoco è come l’acqua,
che scorre in alcuni di noi
e nelle ombre ci rende felici
di morire per ciò in cui crediamo.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Sab Ago 14, 2010 3:12 pm - modificato 2 volte.
NiMo- MODERATORE
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Data d'iscrizione : 27.10.08
Il Mondo di NiMo "Terracquaria"
Lungo l'argine del tempo
Sente il passato che lo chiama
e dalla montagna scende a valle,
per un ripido sentiero segreto
con movimenti calcolati di automa,
nascosto dall’ombra di un albero
s’avvicina alla vista della frontiera.
Sta camminando lungo il confine
e guarda in direzione dell'acqua,
segue l’andare continuo delle onde
fino in fondo gli angoli dei suoi occhi.
Esita un attimo e solleva lo sguardo
si porta le mani a coprirsi gli occhi
e delle lacrime solcano il suo viso
come una prua che taglia il mare,
come un aratro su delle terre rare.
E adesso il tutto sta ondeggiando
come se qualcuno l’abbia sommerso
con un liquido trasparente e denso.
Vede riflesso il passaggio ad Est
e respirandone tutto il paesaggio
passeggia lungo l'argine del tempo
e rivede la sua casa nel suo passato
inconsapevole d’essere diventato
un'altra ombra dietro il filo spinato.
Ombra d’albero
L'occasione che aspettava
era arrivata quel giorno,
quella notte tutte le ombre
sarebbero diventate invisibili
per la mancanza della luna.
Scavalcò il filo spinato
ed arrivò alla sua casa,
la porta era semiaperta
l’aprì timoroso ed entrò.
Non c’era nessuno oltre la polvere
ma percepiva un’altra presenza.
Trovò un diario dentro un cassetto,
sfogliandolo lo scoprì pieno di poesie
e l’ultima parlava di quel momento,
raccontava di una notte senza luna
e di un ritorno nei ricordi dimenticati.
Una tenue luce entrò nella stanza
proiettando un’immagine sul muro,
sua madre nel fiore della gioventù
che scriveva su quel vecchio diario.
Albeggiava e tutte le ombre
ora erano diventate visibili.
Improvvisamente si girò
a cercare l’ombra dell’albero
dove giocando si nascondeva.
Un sorriso velato da tristezza
si distese sulle sue labbra
ed in un cerchio d’orizzonte
scappò con il ricordo ritrovato.
Estratte da "Terracquaria" del 9.9.2009 di NiMo.Sente il passato che lo chiama
e dalla montagna scende a valle,
per un ripido sentiero segreto
con movimenti calcolati di automa,
nascosto dall’ombra di un albero
s’avvicina alla vista della frontiera.
Sta camminando lungo il confine
e guarda in direzione dell'acqua,
segue l’andare continuo delle onde
fino in fondo gli angoli dei suoi occhi.
Esita un attimo e solleva lo sguardo
si porta le mani a coprirsi gli occhi
e delle lacrime solcano il suo viso
come una prua che taglia il mare,
come un aratro su delle terre rare.
E adesso il tutto sta ondeggiando
come se qualcuno l’abbia sommerso
con un liquido trasparente e denso.
Vede riflesso il passaggio ad Est
e respirandone tutto il paesaggio
passeggia lungo l'argine del tempo
e rivede la sua casa nel suo passato
inconsapevole d’essere diventato
un'altra ombra dietro il filo spinato.
Ombra d’albero
L'occasione che aspettava
era arrivata quel giorno,
quella notte tutte le ombre
sarebbero diventate invisibili
per la mancanza della luna.
Scavalcò il filo spinato
ed arrivò alla sua casa,
la porta era semiaperta
l’aprì timoroso ed entrò.
Non c’era nessuno oltre la polvere
ma percepiva un’altra presenza.
Trovò un diario dentro un cassetto,
sfogliandolo lo scoprì pieno di poesie
e l’ultima parlava di quel momento,
raccontava di una notte senza luna
e di un ritorno nei ricordi dimenticati.
Una tenue luce entrò nella stanza
proiettando un’immagine sul muro,
sua madre nel fiore della gioventù
che scriveva su quel vecchio diario.
Albeggiava e tutte le ombre
ora erano diventate visibili.
Improvvisamente si girò
a cercare l’ombra dell’albero
dove giocando si nascondeva.
Un sorriso velato da tristezza
si distese sulle sue labbra
ed in un cerchio d’orizzonte
scappò con il ricordo ritrovato.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Mar Ago 17, 2010 3:10 pm - modificato 4 volte.
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Il Mondo di NiMo "Altre parole inventate..." (codename)
Accanto incanto
Vorrei restarti qui accanto
silenzioso senza parole
continuare a farmi consolare
dalla tua pace inesauribile,
sazio di respirar bellezza
con il tuo caldo sospiro,
sentire la mia linfa scorrere
all’unisono con la tua.
Vorrei diventare la tua ombra
e guardare la luce rincorrerti
quando riaccendi le mie stelle.
Colorarmi di giorni e stagioni,
spettatore del tuo tempo,
sentirmi un tuo ramo,
una tua foglia... l’aria
e nel tuo cielo incantato
parte di una molecola
protesa nel tuo spazio
e danzare nel tuo infinito.
"La molecola e la foglia"
Estratta da "Altre parole inventate..." (codename), composizione di poesie in fase di ultimazione di NiMo.Vorrei restarti qui accanto
silenzioso senza parole
continuare a farmi consolare
dalla tua pace inesauribile,
sazio di respirar bellezza
con il tuo caldo sospiro,
sentire la mia linfa scorrere
all’unisono con la tua.
Vorrei diventare la tua ombra
e guardare la luce rincorrerti
quando riaccendi le mie stelle.
Colorarmi di giorni e stagioni,
spettatore del tuo tempo,
sentirmi un tuo ramo,
una tua foglia... l’aria
e nel tuo cielo incantato
parte di una molecola
protesa nel tuo spazio
e danzare nel tuo infinito.
"La molecola e la foglia"
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Mer Set 01, 2010 1:19 pm - modificato 7 volte.
NiMo- MODERATORE
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Il Mondo di NiMo "Hid"
Alta marea
La brezza del mare cancella
le impronte sulla sabbia.
Galleggia tremolante
la luce della lampara,
rischiarando di notte
il mare buio d’inverno.
Il fiume della via lattea
sta scorrendo alto nel cielo.
Tutta l’acqua del mare
non potrà mai placare
la sete che ho di te.
Dal basso orizzonte
onde vanno alla deriva,
naufragando sulla spiaggia
si superano senza sosta,
senza lasciare traccia.
Gli uccelli volano bassi,
fragore del mare che si alza.
Scriverò il loro nome
sulla sabbia della spiaggia,
in modo che il mare
se li porti via lontano,
con la bianca schiuma
della risacca che avanza.
Come le onde del mare
ci rincorriamo a lungo.
Ricordando gli attimi,
il tempo scorre veloce
e ricontando i passi,
siamo sempre da soli.
Bassa marea
La risacca si ritira mestamente
scoprendo i ciottoli levigati
con la bianca schiuma.
Durante il percorso
lascia il loro nome
inciso sulla spiaggia
e la sabbia umida
sopra la mia faccia,
allontanandosi da me.
Eco della voce del mare.
La mia sete sale piano
e mi ergo più in alto
sull’orlo del mio muro
che sfida le maree,
segno incancellabile
del tempo che passa.
Chiarore del sole si alza.
Dall’alto orizzonte,
gli uccelli tornano dal mare.
Estratte da “Hid” del 9.9.1999 di NiMo.La brezza del mare cancella
le impronte sulla sabbia.
Galleggia tremolante
la luce della lampara,
rischiarando di notte
il mare buio d’inverno.
Il fiume della via lattea
sta scorrendo alto nel cielo.
Tutta l’acqua del mare
non potrà mai placare
la sete che ho di te.
Dal basso orizzonte
onde vanno alla deriva,
naufragando sulla spiaggia
si superano senza sosta,
senza lasciare traccia.
Gli uccelli volano bassi,
fragore del mare che si alza.
Scriverò il loro nome
sulla sabbia della spiaggia,
in modo che il mare
se li porti via lontano,
con la bianca schiuma
della risacca che avanza.
Come le onde del mare
ci rincorriamo a lungo.
Ricordando gli attimi,
il tempo scorre veloce
e ricontando i passi,
siamo sempre da soli.
Bassa marea
La risacca si ritira mestamente
scoprendo i ciottoli levigati
con la bianca schiuma.
Durante il percorso
lascia il loro nome
inciso sulla spiaggia
e la sabbia umida
sopra la mia faccia,
allontanandosi da me.
Eco della voce del mare.
La mia sete sale piano
e mi ergo più in alto
sull’orlo del mio muro
che sfida le maree,
segno incancellabile
del tempo che passa.
Chiarore del sole si alza.
Dall’alto orizzonte,
gli uccelli tornano dal mare.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Sab Ago 14, 2010 3:14 pm - modificato 4 volte.
NiMo- MODERATORE
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Il Mondo di NiMo "Hid"
Incubo?
Morte che risuoni ancora,
ora lascia che Hid
penetri dentro di me.
Io ti raggiungo, soave,
ultimo orlo del silenzio.
Forse, forse è la fine!
Calpesto la luce
che è dentro di me.
Un altro tempo...
un altro luogo.
Il mio cervello,
i muscoli tesi,
i sensi acutizzati...
Ma sta pulsando,
pare voglia evadere
dalla sua prigione,
spezzando il fare
dal pensare razionale.
E le mie vene rigonfie,
radici sature di linfa vitale
che scorre dentro di me
come un fiume in piena,
crescendo come marea.
Una musica contrasta
il battito delle mia ciglia.
Confondo il tempo
con l’eternità...
I ricordi mi assalgono
all’interno del mio vuoto
che sta dilagando.
Un ritmo segnato
solo dal cuore
dell’infinito?
L’eco si disintegra...
paura... sole nero,
un’ombra sugli occhi.
E’ forse questa la morte?
Volto di luce mi acceca
ed un’infinita pacatezza
mi compenetra,
s’impadronisce,
mi prende... volo...
Forse, forse è la fine!
Prima della fine,
un’ombra sugli occhi
ci aspetta paziente.
Senza nessuna fretta,
guarda nel profondo
della nostra esistenza
e ticchettii irregolari
battono tutto il tempo
che ci resta da vivere.
Ed il conto alla rovescia
nella nostra solitudine,
avanza verso la fine.
"Ticchettii irregolari"
Estratte da “Hid” del 9.9.1999 di NiMo.Morte che risuoni ancora,
ora lascia che Hid
penetri dentro di me.
Io ti raggiungo, soave,
ultimo orlo del silenzio.
Forse, forse è la fine!
Calpesto la luce
che è dentro di me.
Un altro tempo...
un altro luogo.
Il mio cervello,
i muscoli tesi,
i sensi acutizzati...
Ma sta pulsando,
pare voglia evadere
dalla sua prigione,
spezzando il fare
dal pensare razionale.
E le mie vene rigonfie,
radici sature di linfa vitale
che scorre dentro di me
come un fiume in piena,
crescendo come marea.
Una musica contrasta
il battito delle mia ciglia.
Confondo il tempo
con l’eternità...
I ricordi mi assalgono
all’interno del mio vuoto
che sta dilagando.
Un ritmo segnato
solo dal cuore
dell’infinito?
L’eco si disintegra...
paura... sole nero,
un’ombra sugli occhi.
E’ forse questa la morte?
Volto di luce mi acceca
ed un’infinita pacatezza
mi compenetra,
s’impadronisce,
mi prende... volo...
Forse, forse è la fine!
Prima della fine,
un’ombra sugli occhi
ci aspetta paziente.
Senza nessuna fretta,
guarda nel profondo
della nostra esistenza
e ticchettii irregolari
battono tutto il tempo
che ci resta da vivere.
Ed il conto alla rovescia
nella nostra solitudine,
avanza verso la fine.
"Ticchettii irregolari"
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
Ultima modifica di NiMo il Sab Ago 14, 2010 3:15 pm - modificato 6 volte.
NiMo- MODERATORE
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Il Mondo di NiMo "Hid"
Sole nero
Un lungo letargo
ha rapito i miei sensi,
ombre sopra gli occhi
nel limbo più profondo.
Mi hanno aggrovigliato
ed appiattito con l’orizzonte
in questa stanza ovattata.
Finché ci saranno ancora
il buio e queste ombre
dentro i miei occhi,
non potrò più vedere.
Con lo sguardo nel vuoto
mi consumerò nel tempo,
assillato dai miei ricordi,
aspettando...
Aspettando...
Sette rose di cristallo
giacevano in terra.
Con l’alito scaldavo
le mie mani stanche
intirizzite dal freddo,
aspettando...
dentro questa stanza,
chiuso da tanto tempo
tutto attorno a me
e nei miei errori.
Ora aspetto l’inverno
dentro e fuori di me.
Capelli bianchi
Ora sta per tornare
nelle mie mani l’inverno.
In quale nascondiglio
un racconto di tante parole
tace sempre dimenticato,
divide frasi sconnesse
e si perde nei ricordi?
Giace... assecchito,
come un fiore rinchiuso
tra le pagine ingiallite
in un vecchio libro di fiabe
nel labirinto della memoria
che nessuno più percorre.
Spirerà...
tra i miei capelli bianchi
la collera del vento.
Nevicherà...
sulla mia memoria
e sulle sponde aride
della mia anima.
Estratte da “Hid” del 9.9.1999 di NiMo.Un lungo letargo
ha rapito i miei sensi,
ombre sopra gli occhi
nel limbo più profondo.
Mi hanno aggrovigliato
ed appiattito con l’orizzonte
in questa stanza ovattata.
Finché ci saranno ancora
il buio e queste ombre
dentro i miei occhi,
non potrò più vedere.
Con lo sguardo nel vuoto
mi consumerò nel tempo,
assillato dai miei ricordi,
aspettando...
Aspettando...
Sette rose di cristallo
giacevano in terra.
Con l’alito scaldavo
le mie mani stanche
intirizzite dal freddo,
aspettando...
dentro questa stanza,
chiuso da tanto tempo
tutto attorno a me
e nei miei errori.
Ora aspetto l’inverno
dentro e fuori di me.
Capelli bianchi
Ora sta per tornare
nelle mie mani l’inverno.
In quale nascondiglio
un racconto di tante parole
tace sempre dimenticato,
divide frasi sconnesse
e si perde nei ricordi?
Giace... assecchito,
come un fiore rinchiuso
tra le pagine ingiallite
in un vecchio libro di fiabe
nel labirinto della memoria
che nessuno più percorre.
Spirerà...
tra i miei capelli bianchi
la collera del vento.
Nevicherà...
sulla mia memoria
e sulle sponde aride
della mia anima.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati
- INDICE di “Hid” (in rosso le poesie postate)
Alpha
Prima dell’eclissi
In cerca
Blu
Cercando qualcuno
Torpore
Salvato?
Ninna nanna
Aggrovigliato nell’abbraccio...
Inverno
Ho bisogno di giocare...
Dentro giochi di luce
Abbattuto e spento
Mareggiate di luce
Speranza
La gente per le strade...
Disgelo
Ogni volta
Ispirazione
Il pianto
Riflessi nello specchio...
Prima del temporale
Fiocchi di neve
Arcobaleno
Sogno?
La gente per le strade...
Fata Morgana
Reminiscenza
Eclissi
Chiudo in fretta la finestra...
Crepuscolo
Numeri
Non coprirmi gli occhi
Vedo dei bambini...
Cercando Hid
Sperduto
L’ultima volta
Equinozio
Solstizio
Incubo?
Prima della fine...
Sole nero
Aspettando...
Capelli bianchi
Numeri 2
La luce
Per gli amici assenti
Amica zitta
Alta marea
Come onde sull’acqua...
Bassa marea
Nel limbo?
Nel lampo di un attimo...
Quiete
Numeri 3
Stasi
L’orlo del muro
Senza nome
Omega?
Hid
Ultima modifica di NiMo il Sab Dic 11, 2010 10:05 am - modificato 25 volte.
NiMo- MODERATORE
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Il Mondo di NiMo "Chiaroscuri"
Pioggia acida
Dei passi si avvicinarono,
nascosti in ombre di notte,
quando mani mi afferrarono
e capii di non essere solo.
Ero immobilizzato,
le braccia strette forte,
una sagoma imponente
non si lasciava sfuggire.
Il cuore batteva impazzito,
sopraffatto dal terrore.
Tentai di liberarmi,
ma la morsa era violenta,
gridai con quanto fiato avevo
e fu grido d’orrore puro.
Un colpo mi arrivò al cuore
mi scaraventò in terra
e mi sentii immobilizzato.
Senza riuscire a far nulla,
mani pressate sugli occhi
e quando riuscii ad aprirli,
mi resi conto che adesso
anche le gambe erano bloccate.
Avevo mani e gambe legate,
non riuscivo più a muovermi,
e non potevo far niente.
Adesso dovrai ascoltarmi.
Tutta la mia vita sta cambiando,
un sapore amaro resta in bocca
e libri scritti con parole per cechi,
comprati al mercato delle pulci
e pesanti ali di seconda mano
adornano la mia schiena curva.
Sono come un altro burattino
che senza più nessun filo
si trova sperduto sulla terra,
dove soffiano venti di guerra.
Non ricordo più il mio nome
e le impronte svaniscono,
come una nuova corteccia
di un corpo che non esiste più,
usurato dal dubbio di scoprire
come liberarmi dalla morsa.
Emozioni spray in omaggio
con bagni di pioggia acida
su note stonate d’armonium 3
e rondini cadute dal nido
sono in mano alla Dark Lady.4
Sta chiudendo nella gabbia
tutte le nostre canzoni
e con le unghie disegna
i nuovi confini del mondo.
E dopo il crepuscolo,
qualcuno tentò di clonare
anche le nostre anime,
che si separarono in pioggia
e ricaddero sopra di noi.
Dove sei tu adesso?
Dov’è la mia via d’uscita?
Dove il punto di non ritorno?
Dei passi si avvicinarono,
nascosti in ombre di notte,
quando mani mi afferrarono
e capii di non essere solo.
Ero immobilizzato,
le braccia strette forte,
una sagoma imponente
non si lasciava sfuggire.
Il cuore batteva impazzito,
sopraffatto dal terrore.
Tentai di liberarmi,
ma la morsa era violenta,
gridai con quanto fiato avevo
e fu grido d’orrore puro.
Un colpo mi arrivò al cuore
mi scaraventò in terra
e mi sentii immobilizzato.
Senza riuscire a far nulla,
mani pressate sugli occhi
e quando riuscii ad aprirli,
mi resi conto che adesso
anche le gambe erano bloccate.
Avevo mani e gambe legate,
non riuscivo più a muovermi,
e non potevo far niente.
Adesso dovrai ascoltarmi.
Tutta la mia vita sta cambiando,
un sapore amaro resta in bocca
e libri scritti con parole per cechi,
comprati al mercato delle pulci
e pesanti ali di seconda mano
adornano la mia schiena curva.
Sono come un altro burattino
che senza più nessun filo
si trova sperduto sulla terra,
dove soffiano venti di guerra.
Non ricordo più il mio nome
e le impronte svaniscono,
come una nuova corteccia
di un corpo che non esiste più,
usurato dal dubbio di scoprire
come liberarmi dalla morsa.
Emozioni spray in omaggio
con bagni di pioggia acida
su note stonate d’armonium 3
e rondini cadute dal nido
sono in mano alla Dark Lady.4
Sta chiudendo nella gabbia
tutte le nostre canzoni
e con le unghie disegna
i nuovi confini del mondo.
E dopo il crepuscolo,
qualcuno tentò di clonare
anche le nostre anime,
che si separarono in pioggia
e ricaddero sopra di noi.
Dove sei tu adesso?
Dov’è la mia via d’uscita?
Dove il punto di non ritorno?
3. Strumento musicale a tastiera.
4. Letteralmente “Scura Signora”, qui è vista come la morte.
Estratta da "Chiaroscuri" del 3.6.2003 di NiMo.(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
- INDICE di “Chiaroscuri” (in rosso le poesie postate)
Dopo tanto tempo
Non rinuncio
La prova
Lunga attesa
Un’ombra
Tutto ha un nome
In quel luogo
Chiaroscuri
La verità
Strade vuote
Acqua
Cose non dette
Aria che manca
Pioggia acida
Nella gabbia
Domande
Da sempre
Dopo il crepuscolo
La notte più scura
La fine dei chiaroscuri
Ultima modifica di NiMo il Gio Giu 16, 2011 9:44 pm - modificato 11 volte.
NiMo- MODERATORE
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Data d'iscrizione : 27.10.08
Il Mondo di NiMo “I.m.p.r.o.n.t.e.”
Tempo della vita
Si spense dall'inizio
e senza intenzione,
quella luce sorgente
di notti e giorni vuoti
nel tempo della vita.
Il rifugio delle sue braccia
è un invito a vivere
solamente nell'illusione?
Scappo da tutti i perché,
correndo incontro al vento
e lascio le mie impronte
impresse su un’altra tela.
Ed è come sembra...
quando arrivato alla fine
tutto diventa passato
ed il futuro è lì davanti
nascosto al punto d'arrivo.
E tra danno e tragedia,
tutto è di nuovo rinato,
nel tempo della vita.
Perché?
Apparse all’improvviso
da una nebbia diffusa
che come un’eclisse
cela la metà della luna.
Si avvicinava lentamente,
stava cercando qualcuno.
Appena voltato l'angolo si fermò,
volgendo il capo da un lato all'altro.
Nessuno conosceva chi fosse,
nessuno sapeva da dove venisse,
né dove stesse andando...
Aveva cancellato il suo passato
e le impronte del suo cammino.
Fui percorso da un brivido,
quando degli occhi scuri
si incrociarono con i miei.
- PERCHE’ ? - ... gli gridai.
Domanda che implica molto
e che con tanti intervalli
mi ponevo troppo spesso.
Si avvicinava lentamente,
senza fretta lungo il mio sentiero,
allontanandosi sempre di più.
Mi guardò con un'aria di sfida
e mi voltò superbo le spalle.
Pochi passi, quando rispose.
Il cuore mi batteva forte...
d'un tratto la mano si mosse
e mi fece cenno di seguirlo.
Mi voltai un'ultima volta
a guardare la mia ombra,
la mia casa, il mio passato
e corsi dietro al mio futuro.
Estratte da “I.m.p.r.o.n.t.e.” del 2.4.2004 di NiMo.Si spense dall'inizio
e senza intenzione,
quella luce sorgente
di notti e giorni vuoti
nel tempo della vita.
Il rifugio delle sue braccia
è un invito a vivere
solamente nell'illusione?
Scappo da tutti i perché,
correndo incontro al vento
e lascio le mie impronte
impresse su un’altra tela.
Ed è come sembra...
quando arrivato alla fine
tutto diventa passato
ed il futuro è lì davanti
nascosto al punto d'arrivo.
E tra danno e tragedia,
tutto è di nuovo rinato,
nel tempo della vita.
Perché?
Apparse all’improvviso
da una nebbia diffusa
che come un’eclisse
cela la metà della luna.
Si avvicinava lentamente,
stava cercando qualcuno.
Appena voltato l'angolo si fermò,
volgendo il capo da un lato all'altro.
Nessuno conosceva chi fosse,
nessuno sapeva da dove venisse,
né dove stesse andando...
Aveva cancellato il suo passato
e le impronte del suo cammino.
Fui percorso da un brivido,
quando degli occhi scuri
si incrociarono con i miei.
- PERCHE’ ? - ... gli gridai.
Domanda che implica molto
e che con tanti intervalli
mi ponevo troppo spesso.
Si avvicinava lentamente,
senza fretta lungo il mio sentiero,
allontanandosi sempre di più.
Mi guardò con un'aria di sfida
e mi voltò superbo le spalle.
Pochi passi, quando rispose.
Il cuore mi batteva forte...
d'un tratto la mano si mosse
e mi fece cenno di seguirlo.
Mi voltai un'ultima volta
a guardare la mia ombra,
la mia casa, il mio passato
e corsi dietro al mio futuro.
(Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati)
- INDICE di “I.m.p.r.o.n.t.e.” (in rosso le poesie postate)
Un altro titolo
Per un attimo
Su me stesso
Vento sulla pelle
Fuori dal mio tempo
Immagini mosse
Solo con un foglio di carta
Sogno svanito
Le mie ultime impronte
In ritardo
Dentro il mio specchio
Oltre il mio tempo
Luci ed ombre
Nel mio silenzio
Nella nuova alba
In cerca
Come poterla trovare?
Il quadro
Isolate memorie passate...
... rinate all'ombra nuova...
... del tempo errante.
Siamo soli insieme
Le mie impronte
Come se fossi tu
Dentro la notte
Dentro un’altra realtà
Un posto più in alto
Parole
Luogo senza tempo
Per sempre?
Amore non vero?
Dove finì l'aria?
Tempo della vita
Perché?
Lungo il mio sentiero
Ed alla fine... l'inizio
Ultima modifica di NiMo il Lun Mag 23, 2011 3:01 pm - modificato 15 volte.
NiMo- MODERATORE
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Età : 63
Data d'iscrizione : 27.10.08
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